Metafore & Metamorfosi (maggio)

METAMORFOSI 1



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LO SCILIPOTO


D'Alema è l'ideale
se con Silvio Berlusconi vuoi inciuciare,
è ottimo Veltroni
se il PD alle elezioni vuol farsi... inchiappettare,
fantastica è la Catia Polidori
se il CEPU vuoi salvare,
perfetti sono Fede e Lele Mora
se vuoi rincoglionirti ancor di più...

Ma Scilipoti
lo scilipoto
lo scilipoto
è il massimo che c'è!

Ma Scilipoti
lo scilipoto
lo scilipoto
è la meschinità!

Meraviglioso il nano
se la mano al dittatore vuoi baciare,
van bene le poesie di Sandro Bondi
se al mattino non riesci ad evaquare,
è ottimo anche Bossi
se un lavoro al figlio scemo vuoi trovare,
per non parlar di Fini
che è già sparito con quel che resta del suo FLI...

Ma Scilipoti
lo scilipoto
lo scilipoto
è il massimo che c'è!

Ma Scilipoti
lo scilipoto
lo scilipoto
è la meschinità!

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METAMORFOSI 2



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DI TESTA SUA...



Angelino, Angelino
tutto il giorno a tavoletta
fino a sera... sera
col Presidente che ti aspetta,
hai una brutta cera
chissà i coglioni
me li hai!

Angelino, Angelino
la tua vita è un gran casino
fino a sera... sera
neanche un minuto per mangiare
e quando è sera... sera
t'ammazzi di caffè!

Il Presidente ti telefona alle sei
per dirti gli ultimi orgasmi clitoridei...
Un'altra notte di libidine e bontà,
fra le odalische Lui si sente come un pascià.

Angelino, Angelino
prova a dirlo a Gianni Letta,
con quell'aria austera
magari lui se lo inchiappetta,
e allora questa sera
tu finalmente dormirai!

Se non ti inventi un bel decreto saranno guai
e ti conviene sceglier da che parte stai...
C'è Gianni Letta che complotta coi leghisti
e c'è Tremonti pronto già per governar.

Angelino, Angelino
chiedi pure a Nicolino,
la sua ora è giunta
e questa volta non la spunta!
E allora questa sera
non farti rintracciare
e ammaina la bandiera
e smettila coi caffè... Olè!
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AMMINISTRATIVE 2011:

Le ultime parole famose

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The Winner is...

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SI' VOTIAMO TUTTI SI'!


Sì votiamo tutti sì
ai seggi andiamo ed abroghiamo
e così ci liberiamo
dei tranelli del Caimano
sì andiamo tutti lì
tutti gasati dalle elezioni
perché col Sì se votiamo a milioni
diciamo No alle elezioni!

L'Italia spera ed è sincera
teniamo alta la nostra bandiera
così compatti verso i seggi marceremo
e di gran lunga il quorum noi supereremo

L'Italia vera non si dispera
vuol tutelare la nostra atmosfera
noi rispondiamo al Caimano contenti:
non siamo un popolo di deficienti
ed il cervello vedrai lo useremo
vogliamo vincere... e vinceremo!

C'è un'italiana che è sempre lì in TV
e non capisce che non se ne può più
e più si sbatte per il nucleare
più gli italiani la mandano... a cagare!
Persino Silvio le dice: senti un po'
non è un consiglio, è un comando che ti do
con i consensi che stan precipitando
devi star zitta, mi stanno massacrando!"


Sì votiamo tutti sì
ai seggi andiamo ed abroghiamo
e col Sì che noi mandiamo
a processo il porconano!

Sì andiamo tutti lì
tutti gasati dalle elezioni
perché col Sì se votiamo a milioni
ce lo leviamo dai coglioni!!!

Devant nous le déluge


Un uomo è seduto nella stanza. Guarda il rubinetto che perde.
L’uomo pensa: è una goccia. Qualcuno dovrà risolvere questo problema della goccia.
Io potrei alzarmi e andarlo a chiudere, ma non posso fare tutto io. Io sono un democratico e penso che il cittadino elegge i suoi rappresentanti perché si occupino di problemi importanti. Io non sono mica uno di quelli che non credono più nelle istituzioni e fanno i comitati e i collettivi e si vogliono organizzare da soli!
L’uomo seduto nella stanza guarda il rubinetto e pensa: il governo dovrebbe risolvere questo problema della goccia. Se ci fosse un uomo di destra, direbbe saldiamo un tappo di ferro sulla cannella del rubinetto e la goccia smetterà di cadere.
Certo, dico io, ci saldiamo il tappo. Ma se mi devo andare a lavare le mani,con la cannella saldata non uscirà acqua.
L’uomo di destra mi risponderebbe: vabbè, ma intanto abbiamo risolto il problema della goccia. Quando emergerà un problema lavaggio-mani affronteremo anche quello. Un problema alla volta. Giusto, dico io, ma questa soluzione del tappo non mi convince.
Se ci fosse un uomo di sinistra, direbbe... Ma in realtà un uomo di sinistra non è mai da solo. Sono sempre in due. Uno sinistra moderata e l’altro sinistra radicale. Ricomincio. Se ci fossero due uomini di sinistra, l’uomo di sinistra moderata direbbe: saldiamo un tappo di ferro sulla cannella del rubinetto… come l’uomo di destra. Mentre l’uomo di sinistra radicale mi consiglierebbe dovresti alzarti dalla sedia e chiudere il rubinetto. Cioè direbbe quello che penso anche io che infatti mi ritengo un uomo di sinistra. Ma l’uomo di sinistra radicale aggiungerebbe: però se chiudessimo il rubinetto ci troveremmo oggettivamente in contrasto con la sinistra moderata che essendo vicina alle idee della destra abbandonerebbe la coalizione... perciò dobbiamo essere responsabili e non rischiare di far cadere il governo.
Dunque chiudere il rubinetto per arrestare la caduta della goccia è un’ottima soluzione, ma non è la strada percorribile. Perciò aspettiamo. Giusto, dico io, ma questa soluzione dell’attesa non mi convince.
Forse dovrei rivolgermi al sindacato. Se ci fosse un sindacalista mi direbbe non importa quale sia la soluzione migliore. Si potrebbe chiudere il rubinetto e anche saldare la cannella, ma la scelta di una delle due implicherebbe uno scontro fra posizioni diverse. E se c’è ‘no scontro... nessuno può sapere come va a finire! Noi invece siamo favorevoli a una mediazione. E poi siamo proprio sicuri che si tratta di una goccia? E se non fosse una vera goccia? E se fosse una metafora? E se fosse una provocazione? Giusto, dico io, ma questa posizione del sindacato non mi convince.
Un uomo è seduto nella stanza. Guarda il rubinetto che goccia. L’uomo pensa: è una goccia. Io potrei alzarmi e andarlo a chiudere, ma non posso fare tutto io. Intanto le gocce cadono una dopo l’altra.
L’uomo nella stanza vede il lavandino che si riempie. Vede la fatale goccia che fa traboccare il vaso. Vede l’acqua che cade sul pavimento. Sente i piedi che incominciano a bagnarsi e pensa: prima o poi, goccia dopo goccia si allagherà la stanza. Pensa: il pavimento cederà sotto il peso dell’acqua. Ma il pavimento della mia stanza è il soffitto della stanza di sotto. Miliardi di gocce sfonderanno il pavimento e allagheranno la stanza del piano inferiore con tutti gli oggetti utili e inutili e le persone che la abitano. Le stanze cadranno una sopra l’altra fino a far crollare il palazzo e l’acqua seppellirà le macerie.
Un uomo è seduto nella stanza. Guarda il rubinetto che goccia e vede il diluvio. E pensa: non è possibile. No, proprio non è possibile. Così si gira e guarda verso il muro. Smette di pensare alla goccia. Sorride, si addormenta... e affoga serenamente...

Ascanio Celestini

Es Amor...


Proyecto Gotan, desde el Koxmoz para el mundo. Buenos Aires, Argentina... Si, soy yo, y la voz de mi pensamiento... Mis pensamientos, pensamientos del corazón.

¿Cómo es la clave, cuál el secreto? Para estar en paz por completo, dos pies en la tierra y un relato desde hace rato me tienen sujeto.
El mundo es mi suelo, el cielo mi techo, Buenos Aires donde cosecho mis anhelos y mis pasiones, pero solo hay vacío y no estoy satisfecho.
Si hablo de amor... se que la extraño, de mis actos en vida soy dueño, pero me calla el dolor por el daño, es como un sueño dentro de otro sueño. Apuesto a pleno pero de callado, cada uno en la suya, yo ando rayado, sigo esperando sentado... que esta vez el destino no me deje plantado... que no me deje plantado... no nena.
Escuchame bien: no es chamuyo, es amor.

Me la batió un gomía che, la culpa no fue mía, de amor yo no se nada, lo mío es la astronomía, vos sabias bien que yo era un mamarracho, vos lo sabias bien, soy un borracho.
Así que ya no me reclames, no me esperes flaca ya no me llames, todos lo saben prefiero ser MC, hasta el farolito de la calle en que nací.
Tengo una balada para un loco, que la compuse yo, para mi, porque estoy loco, y eso me provocó que en vos pensase, y así un poema nace. Los más hábiles dejamos pasar los abriles, inmóviles para no quedar como giles, así ya no me enamoro de nuevo... Así ya no me enamoro de vos de nuevo.


Pensamientos del corazón, son mi confesión... "¿Que?"... Tampoco mi inspiración.
Pensamientos del corazón, son mi confesión..."Que se yo, pero sé que no es chamuyo"... Tampoco mi inspiración.

...Y es así, todos tropezamos con la misma piedra.

No es chamuyo... ES AMOR.

Un solo río una sola arena

Todo tu cuerpo tiene
copa o dulzura destinada a mí.

Cuando subo la mano
encuentro en cada sitio una paloma
que me buscaba, como si te hubieran, amor, hecho de arcilla
para mis propias manos de alfarero.

Tus rodillas, tus senos,
tu cintura faltan en mí como en el hueco
de una tierra sedienta
de la que desprendieron
una forma,
y juntos
somos completos como un solo río,
como una sola arena.

Pablo Neruda



















Tutto il tuo corpo ha
coppa o dolcezza destinata a me.

Quando ascendo la mano
trovo in ogni luogo la colomba
che mi cercava, come
se ti avessero, amore, fatta d'argilla
per le mie mani di vasaio.

Le tue ginocchia, i tuoi seni,
la tua cintura
mancano in me come nel vuoto
di una terra assetata
da cui staccarono
una forma,
e uniti,
siamo completi come un solo fiume,
come una sola arena.

Pablo Neruda

Tu paciencia me salvó...


Suavecito
me pusiste todo en su lugar,
suavecito,
como un juego para armar,
empezaste corrigiendo males al azar,
como al barro el alfarero,
como brisa de aguacero,
conquistaste... Suavecito.

Colocaste besos justamente en el lugar,
suavecitos, cirugía para curar
las heridas que dejó el pasado sin sanar,
y en el caos de mi infierno
instalaste tu gobierno,
y arrasaste... Suavecito.

Suavecito,
fuiste casi imperceptible,
sin prisas de a poquito,
colocaste tu bandera inamovible.

Suavecito,
fuiste tan demoledora,
pasito con pasito,
tu paciencia arrolladora me salvó...
Suavecito.

Suavecito,
fue ganando con saber perder,
suavecito, sin afanes de imponer,
con la calma que viene del tacto de mujer,
como huella de gaviota, como se forma una gota,
me atrapaste... Suavecito.

Me aceptaste como un cero izquierdo y sin valor,
me peleaste, sin nada a tu favor,
con la suavidad con la que se mueve un rumor,
como el paso de un anciano con paciencia de artesano,
me salvaste... Suavecito.

Suavecito,
fuiste casi imperceptible,
sin prisas de a poquito,
colocaste tu bandera inamovible.

suavecito,
fuiste tan demoledora,
pasito con pasito,
tu paciencia arrolladora conquistó...
Suavecito.

You do drink me

You don't really drink. You do drink me. [...]
Now you grab me by the ankles.
Now you work your way up the legs
and come to pierce me at my hunger mark

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Non bevi molto tu. Tu bevi me. [...]
Ora mi afferri le caviglie.
Ora ti fai strada fra le mie gambe
e vieni a trapassarmi nel punto della fame.

Anne Sexton



















Then I think of you in bed,
your tongue half chocolate, half ocean,
of the houses that you swing into,
of the steel wool hair on your head,
of your persistent hands and then
how we gnaw at the barrier because we are two.

How you come and take my blood cup
and link me together and take my brine.
We are bare. We are stripped to the bone
and we swim in tandem and go up and up
the river, the identical river called Mine
and we enter together. No one’s alone.

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Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,
alle case dove entri con disinvoltura,
ai tuoi capelli di lana d’acciaio,
alle tue mani ostinate e
come rosicchiamo la barriera perché siamo due.

Come vieni e afferri la coppa di sangue,
mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Siamo nudi. Ci siamo denudati fino all’osso
e insieme nuotando risaliamo
il fiume, l’identico fiume chiamato Possesso
e si profonda. Nessuno è solo.

Anne Sexton

Metafore & Metamorfosi (maggio)

NO ES NUNCA DEMASIADO TARDE...



Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere.
Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi.
Puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove.
Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita.
E se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.
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Por lo que vale, nunca es demasiado tarde, o en mi caso demasiado pronto, para ser quien quieras ser.
No hay límite en el tiempo, empieza cuando quieras.
Puesdes cambiar o no hacerlo, no hay normas al respecto.
De todo podermos sacar una lectura positiva o negativa.
Espero que tu saques la positiva.
Espero que veas cosas que te sorprendan.
Espero que sientas cosas que nunca hayas sentido.
Espero que conozcas a personas con otro punto de vista.
Espero que vivas una vida de la que te sientas orgullosa.
Y si ves que no es asi, espero que tengas la fortaleza para empezar de nuevo.
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FREERIDE







Bilancio ultima uscita: revisione cambio e ganasce freni, regolazione raggi, rettifica forcelle, guarnizioni e paraoli, sostituzione mozzo pedali piegato e cuscinetto rotto, ecc... Un grazie a Mario e alla sua officina, che poi mi rimette in sesto. FREERIDE!!
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VOTA BOTERO


Anno 1991
Regia: Daniele Luchetti
Soggetto: Angelo Pasquini, Franco Bernini
Sceneggiatura: Stefano Rulli, Sandro Petraglia e Daniele Luchetti
Produttore: Nanni Moretti, Angelo Barbagallo










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...¿Y QUIÉN ES LUKASHENKO?


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MALINCONIA PUTTANA



Chi dorme cchiù
cu 'sta procura
che intercetta o bungabù,
cu e giurnalisti
ca me smerdan' in tivvù,
sulo cu Fede e Lele
mo' chi dorme cchiù?...

M'aggi'accattat 'nu putipù
p' me fa' o pesce mmano
mo' che nun m'a danno cchiù,
po' faccio 'na chiamata
a Gad Lerner alla tivvù,
mo' ca senza bungabù
sto ascenn pazz...
Telefona a stu cazz!

E se 'a Zanicchi nun se ne va
allora all'Infedele è proprio l'ora
che aggià chiamà,
passanno pe' cafone
pe' difendere alla Minè
che ad Arcore purtava e minore'
olè olè olè!

A verità è che 'sta vita
è fatta o veramente strana,
chiamm' a Parigi
po' rilascio e 'na puttana
e a Boccassini e Forno mo'
me fanno 'o mazz...
Telefona a stu cazz!

Ma stu decreto m'o fai o no?
Mi dici sempre: "aspetta
che domani te lo farò
",
e nummari ce stanno,
aggi parlato cu Scilipò
e dimmi la verità
nun m' strunzia'
...e che è accattamm a fa'?
E questa sera c'è Ballarò
ma Floris al telefono nun me vo'...
E mmo a chi chiamerò

Chi dorme cchiù,
mo stamm' sul' Emilio,
je e Carlo Rossella
senza nisciuna
che m'alliscia 'a manovella,
e senza bunga bunga
je sto ascenn pazz...
Telefona a stu cazz!

E ad Anno zero e Parla con me,
me fanno 'o mazz tanto
con o senza la Santanché,
cu sti 'ntercettazioni
tutti pronti pe' mme 'ncrucià,
è questa la verità
che pozz' fa'?
A uallera 'e papà!

A verità è che 'sta vita
è fatta o veramente strana,
chiamm' a Parigi
po' rilascio e 'na puttana
e a Boccassini e Forno mo'
me fanno 'o mazz...
Telefona a stu cazz!

M'aggi'accattat 'nu putipù
p' me fa' o pesce mmano
mo' che nun m'a danno cchiù,
m'o fann' o nun m'o fanno
sto decreto, io non lo so,
dicitem' a verità senza pazzia',
che cazz' vi pag' a fa'?

E chesta sera che puzzo fa'
si manc' a Ballarò puzzo chiama'?...
Telefono a Carfa'!
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IL RESPONSABILE


Tre mesi dopo...

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GOODFELLAS


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LA NUOVA MAFIA

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IO SONO COMUNISTA...