El soldado rebelde

If tyranny and oppression come to this land, it will be in the guise of fighting a foreign enemy... The loss of liberty at home is to be charged to the provisions against danger, real or imagined, from abroad.
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Si la tirania y la opresion llegase a esta tierra, sera bajo el disfraz de lucha contra un enemigo extranjero... La pérdida de la libertad doméstica será cargada de provisiones contra el peligro extranjero, real o imaginario.
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Se la tirannia e l'oppressione si abbatteranno su questa terra, sarà con il pretesto della lotta contro un nemico straniero... La perdita della sovranità nazionale e quella delle libertà individuali saranno a causa delle disposizioni interne, contro il pericolo esterno, reale o immaginario.
James Madison




I tried hard to be proud of my service but all I could feel was shame and racism could no longer mask the occupation. These were people. There were human beings. I've since been plagued by guilt anytime I see an elderly man, like the one who couldn't walk and we rolled onto a stretcher, told the Iraqi police to take him away. I feel guilt anytime I see a mother with her children like the one who cried hysterically and screamed that we were worse than Saddam as we forced her from her home.
I feel guilt anytime I see a young girl like the one I grabbed by the arm and dragged into the street. We were told we were fighting terrorists, but the real terrorist was me and the real terrorism is this occupation. Racism within the military has long been an important tool to justify the destruction and occupation of another country.
It has long been used to justify the killing, subjugation, and torture of another people. Racism is a vital weapon deployed by this government. It is a more important weapon than a rifle, a tank, a bomber or a battleship. It is more destructive than an artillery shell, or a bunker buster, or a tomahawk missile.
While all of those weapons are created and owned by this government, they are harmless without people willing to use them. Those who send us to war do not have to pull a trigger or lob a mortar round. They do not have to fight the war. They merely have to sell the war. They need a public who is willing to send their soldiers into harm's way and they need soldiers who are willing to kill or be killed without question.
They can spend millions on a single bomb, but that bomb only becomes a weapon when the ranks in the military are willing to follow orders to use it. They can send every last soldier anywhere on earth, but there will only be a war if soldiers are willing to fight, and the ruling class: the billionaires who profit from human suffering care only about expanding their wealth, controlling the world economy, understand that their power lies only in their ability to convince us that war, oppression, and exploitation is in our interests. They understand that their wealth is dependent on their ability to convince the working class to die to control the market of another country. And convincing us to kill and die is based on their ability to make us think that we are somehow superior.
Soldiers, sailors, marines, airmen, have nothing to gain from this occupation. The vast majority of people living in the US have nothing to gain from this occupation. In fact, not only do we have nothing to gain, but we suffer more because of it. We lose limbs, endure trauma, and give our lives. Our families have to watch flag draped coffins lowered into the earth. Millions in this country without healthcare, jobs, or access to education must watch this government squander over $450 million a day on this occupation.
Poor and working people in this country are sent to kill poor and working people in another country to make the rich richer, and without racism soldiers would realize that they have more in common with the Iraqi people than they do with the billionaires who send us to war. I threw families onto the street in Iraq only to come home and find families thrown onto the street in this country in this tragic, tragic and unneccesary forclosure crisis; only to wake up and realize that our real enemies are not in some distant land. But not people whose names we don't know, and cultures we don't understand. The enemy is people we know very well and people we can identify. The enemy is a system that wages war when it's profitable. The enemy is the CEOs who lay us off our jobs when it's profitable; it's the insurance companies who deny us health care when it's profitable; it's the banks who take away our homes when it's profitable. Our enemies are not 5000 miles away, they are right here at home.
If we organize and fight with our sisters and brothers, we can stop this war, we can stop this government, and we can create a better world.


Mike Prysner
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Ho cercato di essere orgoglioso della mia missione ma ciò che riesco a provare è solo vergogna. Il razzismo oramai non poteva piu mascherare la realtà della nostra occupazione ancora a lungo, erano persone, esseri umani... Da allora ho rimorsi, a volte vedo un uomo anziano come quello che non poteva camminare, lo facemmo rotolare per farlo salire su una barella della polizia irakena che lo portò via. Provo senso di colpa ogni volta che vedo una madre con i suoi figli, come quella che piangeva istericamente gridando che eravamo peggio di Saddam mentre la obbligavamo ad uscire da casa sua.
Provo senso di colpa ogni volta che vedo una ragazzina, come quella che ho preso per un braccio e arrestato per strada. Ci è stato detto che lottavamo contro i terroristi, il vero terrorista ero io. Ed il vero terrorismo era questa occupazione, il razzismo dentro l’esercito è stato a lungo una scusa per giustificare la distruzione ed occupazione di altri Paesi.
Per molto tempo è stato usato per giustificare gli omicidi, la nostra colpa e le torture su altre persone. Il razzismo è un’arma vitale utilizzata da questo governo. È un’arma più potente di un fucile, di un carro armato, di un bombardiere o di una nave corazzata. È più distruttivo di un proiettile di artiglieria o di uno spezza-bunker o di un missile tomahawk.
Mentre queste armi sono create e di proprietà del governo, restano inoffensive se ci sono persone che si rifiutano di usarle, quelli che ci mandano in guerra non devono premere il grilletto o usare i mortai, non devono lottare in guerra, solo devono venderla, la guerra! Hanno bisogno di un pubblico disposto ad inviare e a mettere in pericolo i propri soldati, hanno bisogno di soldati disposti ad uccidere ed essere uccisi senza obiettare.
Possono spendere milioni per una bomba, ma quella bomba diventa un’arma solo se i ranghi militari sono disposti a eseguire ordini per usarla. Possono inviare l’ultimo soldato in qualsiasi parte del mondo, ma ci sarà guerra solo se i soldati saranno disposti a lottare. E' la classe dominante, sono i miliardari che ottengono benefici dalla sofferenza umana. Si preoccupano solo di espandere la loro ricchezza, di controllare l’economia mondiale. Capite che il loro potere risiede solo nell’abilità del riuscire a convincerci che la guerra, l’oppressione e l'esplosione è nel nostro interesse. Loro capiscono che la loro ricchezza dipende dalla loro abilità di convincere la classe operaia a morire per controllare il mercato di altri paesi, e il convincerci ad uccidere o morire si basa nella loro abilità di farci pensare che in qualche modo siamo superiori.
Soldati, marines, uomini della marina, piloti non ci guadagnano niente con questa occupazione. La maggior parte delle persone che vive negli USA non guadagna niente da questa occupazione. E' un dato di fatto che, non solo non ci guadagniamo niente, ma soffriamo ancora di più a causa della guerra. Perdiamo compagni e diamo la nostra vita in maniera traumatica. Le nostre famiglie devono contemplare le casse coperte con la bandiera scendere dall’aereo. Milioni di persone in questo paese sono senza lavoro, assistenza medica, educazione. Dobbiamo guardare come questo governo butta 450 milioni di dollari al giorno per questa operazione.
Cittadini, lavoratori e poveri di questo Paese inviati ad uccidere cittadini poveri e lavoratori di altri Paesi per rendere i ricchi ancora più ricchi! Senza il razzismo, i soldati si renderebbero conto che hanno più in comune con il popolo irakeno che con i miliardari che ci mandano in guerra. Ho buttato per strada famiglie intere in Iraq, solo per tornare a casa e trovarmi con famiglie buttate per strada in questo Paese, con questa tragica ed inutile crisi ipotecaria. Dobbiamo svegliarci e renderci conto che i nostri veri nemici non si trovano in un Paese lontano. E non sono persone i cui nomi ci sono ignoti, né culture che non comprendiamo. I veri nemici sono persone che conosciamo molto bene, che possiamo identificare. Il nemico è un sistema che dichiara guerra quando essa è redditizia. I nemici sono i managers che ci licenziano dal lavoro quando è redditizio. Sono le compagnie assicurative che ci negano assistenza medica quando non è redditizia. Sono le banche che ci espropriano delle nostre case quando è redditizio. Il nostro nemico non è a 5.000 miglia di distanza, è qui in casa!
Se ci organizziamo e lottiamo insieme con i nostri mezzi, fratelli e sorelle, possiamo fermare questa guerra, possiamo fermare questo governo. E possiamo creare un mondo migliore.

Mike Prysner


I’ve toppled statues and vandalized portraits, while wearing an American flag on my sleeve, and struggling to learn how to understand… I joined the army as soon as I was eligible – turned down a writing scholarship to a state university, eager to serve my country, ready to die for the ideals I fell in love with. Two years later I found myself moments away from a landing onto a pitch black airstrip, ready to charge into a country I didn't believe I belonged in, with your words (from the Oscars) repeating in my head. My time in Iraq has always involved finding things to convince myself that I can be proud of my actions; that I was a part of something just. But no matter what pro-war argument I came up with, I pictured my smirking commander-in-chief, thinking he was fooling a nation.

Mike Prysner, mail to Michael Moore from Irak
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He derribado estatuas y destrozado retratos mientras usaba una bandera norteamericana en mi manga, y luchaba por aprender a entenderlo. Me uní al ejército en cuanto tuve el mínimo de edad -rechacé una beca de escritura en una universidad estatal para servir a mi país, listo a morir por los ideales que aprendí a amar. Dos años después me encontré a punto de desembarcar en una pista aérea negra como la noche, listo a atacar a un país en el cual yo no creía que debía estar Durante todo el tiempo que he estado en Irak he estado buscando ideas para convencerme de que puedo sentirme orgulloso de mis actos, que yo era parte de algo justo. Pero no importa qué argumento encontraba a favor de la guerra me venía a la cabeza la imagen de mi comandante en jefe que sonríe con presunción mientras piensa que ha engañado a un país.

Mike Prysner, de una carta que escribió desde Irak a Michael Moore
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Ho abbattuto statue e distrutto ritratti, mentre portavo una bandiera a stelle e strisce sulla manica dell'uniforme, e lottavo per sforzarmi di comprendere. Mi arruolai nell'esercito non appena raggiunta l'età minima - rifiutai una borsa di studio di scrittura presso un'Università statale per servire il mio Paese, pronto a morire per gli ideali che avevo imparato ad amare. Due anni dopo mi ritrovai ad atterrare su una pista aerea nera come la notte, pronto ad attaccare un paese nel quale io non credevo di dover stare. Per tutto il tempo che sono stato in Iraq ho cercato idee per convincermi che posso sentirmi orgoglioso delle mie azioni, che io ero giusta parte di qualcosa. Ma non importa che argomento trovassi a favore della guerra, mi veniva sempre in mente l'immagine del mio comandante in capo che sorride con presunzione mentre pensa di aver ingannato un paese.

Mike Prysner, da una lettera scritta dall'Irak a Michael Moore



Pero solo pude sentir vergüenza. El racismo ya no podía enmascarar la realidad de la ocupación por más tiempo, eran personas, eran seres humanos, desde entonces me plafa la culpa, puede que vea a un hombre mayor, como el que no podía caminar y lo rodamos sobre una camilla para que la policía Iraquí se lo llevara, siento culpabilidad cada vez que veo una madre con sus hijos como la que sollozaba histericamente gritandonos que èramos peores que Saddam, mientras la obligábamos a salir de su casa.
Siento culpabilidad cada vez que veo a una niña joven como la que agarré por el brazo y arrastré hacia la calle. Se nos dijo que luchábamos contra los terroristas, el verdadero terrorista era yo, el verdadero terrorismo era esta ocupación, el racismo dentro de lo militar ha sido durante largo tiempo una herramienta para justificar la destrucción y ocupación de otro país.
Durante mucho tiempo se ha usado para justificar las matanzas, la subyugación y torturas de otras gentes, el racismo es un arma vital empleada por este gobierno, es un arma mas importante que un rifle, un tanque, un bombardero, o que un barco acorazado, es mas destructiva que el proyectil de artillería o un rompe bunker o un misil tomahawk.
Mientras que esas armas son creadas y de la propiedad de este gobierno son inofensivas, mientras haya personas que se nieguen a usarlas. Aquellos que nos envían a la guerra, no tienen que apretar el gatillo o tirar una ronda de moteros. No tienen que luchar en la guerra, solo tienen que vender la guerra. Necesitan a un público dispuesto a enviar y a poner a sus soldados en peligro. Necesitan a soldados dispuestos a matar y a ser matados sin cuestionarlo.
Pueden despilfarrar millones en una sola bomba, pero esa bomba solo se convierte en arma cuando los rangos militares están dispuestos a seguir ordenes para usarla. Pueden enviar al ultimo soldado a cualquier parte del mundo, pero solo habrá guerra si los soldados están dispuestos a luchar. Y la clase dominante, los billionarios que optienen beneficio del sufrimiento humano solo se preocupan en expandir su riqueza, en controlar la economía mundial, comprendan que su poder solo yace en su habilidad para convencernos de que la guerra, la opresión y la explotación, es por nuestro interés, ellos entienden que su riqueza depende de su habilidad en convencer a la clase obrera a que mueran para controlar el mercado de otro país y de convencernos a que matemos o muramos se basa en su habilidad de hacernos pensar de que de alguna forma, somos superiores.
Soldados, marineros, marines, aviadores, no tienen nada que ganar con esta ocupación, la mayoria de gente viviendo en E.E.U.U no tienen nada que ganar con esta ocupación de hecho no tenemos nada que ganar que incluso sufrimos mas, debido a ella perdemos miembros y damos nuestras vidas de forma traumática. Nuestras familias deben contemplar nuestros féretros abanderados siendo bajados a la tierra, millones de personas en este país, sin asistencia médica, sin trabajo, sin acceso a la educación, debemos mirar como este gobierno derrocha 450 millones de dólares diarios en esta ocupación.
Gente trabajadora y pobre de este país, es enviada a matar gente trabajadora y pobre de otro país para convertir a los ricos mas ricos aún, sin el racismo los soldados se darían cuenta de que tienen mas que ver con el pueblo Iraquí de lo que lo tienen con los billionarios que nos envian a la guerra. Tiré a familias enteras a la calle en Irak solo para volver a casa y encontrarme con famílias siendo tiradas a la calle en este país, con esta trágica e innecesaria crisis hipotecaria, debemos despertarnos y darnos cuenta de que nuestros verdaderos enemigos no se encuentran en un país lejano y no son personas cuyos nombres desconocemos ni culturas que no comprendemos, el enemigo son personas que conocemos muy bien, personas que podemos identificar, el enemigo es un sistema que declara la guerra cuando es rentable, el enemigo son los jefes Ejecutivos que nos despiden de nuestros puestos de trabajo cuando es rentable son las compañias Aseguradoras que nos niegan la asistencia medica cuando es rentable, son los bancos que nos expropian nuestros hogares cuando es rentable, nuestro enemigo está aquí en casa, no a 5000 millas de distancia.
Si nos organizamos y luchamos juntos con nuestros hermanos y hermanas podemos detener esta guerra podemos detener a este gobierno y podemos crear un mundo mejor.

Mike Prysner




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