Metafore & Metamorfosi (aprile)

LA VOCE DEL PADRONE

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LA VOCE DEL PADRONE 2


Checche ne diciate, non ci potessimo certo permettere di criticizzare un pargolo di scaglia che, per rispetto, prima di tutto non faio parte di un imperativo della ditta il cui prodoto va preservato e va togliuto fuori, se le rave per i coglioni uguaglino le fave. E checche ne dicite, Lapo è, resta e rimane un signore! Quelli che lo criticheno, diino prova di coraggio e mettino i coglioni sul tavolo! Non facesseno come le mezze calze che tirano indietro le parole. Lui, in quanto tale, non l'ha mai fatto!! Togliete fuori un po' di stile... almeno quelo.
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E' SOLTANTO L'INIZIO


Ehi, sei un sognatore? Ormai non se ne vedono quasi più... E' un periodo duro per i sognatori. Dicono che il sogno è morto, che nessuno sogna più. Ma non è morto, è stato solo dimenticato, rimosso dal nostro linguaggio. Nessuno lo insegna, così nessuno sa che esiste. Il sognatore è confinato nell'oscurità. Io cerco di cambiare tutto questo, e spero anche tu. Sognando. Ogni giorno. Sognando con le mani, sognando con la mente... Il nostro pianeta deve affrontare i problemi enormi di sempre, di sempre... Perciò non annoiarti mai. Questo è in assoluto il periodo più eccitante in cui possiamo trovarci a vivere. Ed è soltanto l'inizio.
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METAMORFOSI 1

Carlo Rubbia e Herman Göring
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METAMORFOSI 2


Al Capone e Francesco Belsito
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IL BI-LAUREATO



Curriculum vitae et studiorum

Quando nel 2008 (a soli 36anni!!) Belsito venne nominato nel consiglio d'amministrazione della Filse, la finanziaria della Regione Liguria, presentò un curriculum vitae oggi sparito dalla rete. In esso si leggeva che Belsito Francesco aveva una laurea in Scienze della Comunicazione (della quale però si ometteva di precisare dove, quando e con che voto fosse stata conseguita), ed inoltre un diploma di master in Comunicazione e Marketing (anch'esso non meglio precisato dove, come, e quando preso) e un diploma di master in Business Administration (di nuovo: dove? come? quando?).
Non contento aggiungeva anche un fantomatico "attestato di partecipazione a un incontro organizzato da United Towns Agency for North-South Cooperation teso allo sviluppo della cooperazione e del lavoro", nonché un'iscrizione alla Union Europeénne C.E.E. Chambre Europeénne Experts Sìège d'Italie.
Nominato Sottosegretario di Stato nel Governo Berlusconi, sul sito istituzionale del Governo (vedi qui) dichiarava invece di essere dottore in Scienze Politiche.
Ma come? Non era Scienze della Comunicazione?
Alla fine sostenne di essere bi-laureato, sia in scienze politiche a Londra che in scienze della comunicazione all'Università di Malta, ma che tali lauree, purtroppo, non erano riconosciute in Italia.
Ma allora, se non sono riconosciute, se è come non averle, che ci stavano a fare sui suoi curricula vitae?
La cosa oltretutto, se vera, avrebbe del portentoso per il fatto che le due lauree le avrebbe conseguite in due paesi di lingua madre inglese avendo dalla sua solo, come si legge sempre nel curriculum presentato, "una buona conoscenza del francese". Quest'uomo è un portento!
All'Università di Genova, intanto, l'unica università a cui si sia mai iscritto, la sua carriera scolastica risulta "annullata". E come non bastasse, sono ora emersi dubbi anche sull'autenticità del diploma di scuola superiore (un misero diploma di perito) che avrebbe conseguito presso un istituto privato di Napoli.
Ma in fondo, la cosa più straordinaria di tutte è che questo ignorante dalle fattezze porciformi è diventato vicepresidente di Fincantieri, una delle più importanti aziende pubbliche italiane ed uno dei complessi cantieristici più importanti d'Europa!!
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IL CERCHIO MAGICO DEI QUARANTA LADRONI


Il carroccione va avanti da sè
coi tesorieri, i furfanti, i dane',
ridi Maroni per scaramanzia,
che arriva la polizia...
Musica gente, cantate che poi,
uno alla volta, arrestano anche voi,
sotto a chi tocca, in doppio petto verde
una mattina governano in tre...

Bella la Lega che se ne va,
nacque a Pontida la tua ricca povertà,
di un fiume sacro la nostalgia,
l'inesistente e rigogliosa Padanìa...

Bella la Lega, dicevi tu,
è un po' mignotta e va con tutti, ma però...
però...però.. che puttanaio sul fiume Po.

E il carroccione riprende la via,
facce trotate di malinconìa,
tempo di piangere no, non ce n'è
tutto continua anche senza di te...

Bello l'Umberto che se ne va,
vecchio gerarca come tanti in terza età
con i suoi sogni, la sua allegria
"basta coi negri e coi teroni in Padanìa!"

Però Belsito, và a dà via il cul!
Ci turlupini e ci sputtani pure tu...
C'è già Borghezio, il Boni e il Trota...
mancavi tu.

E così un bel momento, olè
c'è lo sputtanamento, olè

E così un bel momento, olè
c'è lo sputtanamento, olè

E così un bel momento, olè
c'è lo sputtanamento, olè....

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MORTACCI

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SMORFIA NAPOLETANA

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ASINA DI UNA CANCELLIERI


Siamo passati dall'esotico pagare per vedere il cammello al comune pagare per vedere somaro. Massimo Bucchi

In una risposta sulla insolita sepoltura di Renatino De Pedis, il bandito della Magliana tumulato nella cripta della basilica di Sant'Apollinare a Roma, nel sostenere che si tratta di "territorio dello Stato della Città del Vaticano" (che poi tale non è) la ministro Cancellieri ha fatto riferimento, per definire lo status giuridico di S. Apollinare, "all'articolo 16 della legge 27 maggio 1929, n. 810, di esecuzione del Trattato fra la Santa Sede e l'Italia dell'11 febbraio 1929 (Patti Lateranensi)".
Orbene, tutti gli avvocati sanno (o dovrebbero sapere) che la legge 810 di articoli ne ha solo quattro! Con una risposta come quella del ministro agli orali per l'esame d'avvocato si verrebbe bocciati in Diritto Ecclesiastico, vedendo sfumare la tanto agognata abilitazione. Ma si verrebbe bocciati anche al concorso per consigliere di prefettura, che la ministro ha fatto con la sua laureuccia in Scienze Politiche.
E giacché ci siamo, verrebbe da chiedere anche di un'altra sepoltura privilegiata, quella di Junio Valerio Borghese. Borghese, personaggio discutibilissimo, morì in Spagna, nell'agosto del 1974, dopo aver organizzato un fallito colpo di Stato nel dicembre del '70.
La salma, fatta rientrare in Italia, fu sepolta nella Cappella Paolina o Borghese, cioè la cappella di famiglia che papa Paolo V Borghese fece edificare all'inizio del Seicento in S. Maria Maggiore.
Ora, poiché tra la morte e il funerale trascorsero pochi giorni, c'è da chiedersi come fosse stato possibile, in così poco tempo, avviare e concludere la complessa e lunga pratica per la sepoltura privilegiata, che culmina in un decreto ministeriale.
Difficilmente, poi, viste le circostanze della morte, un ministro a quell'epoca avrebbe firmato un decreto per la tumulazione di un personaggio così contestato.
La conclusione che se ne deduce è che, come per Renatino De Pedis, si sia consentita la sepoltura nella cappella di una basilica italiana(!), anche in questo caso erroneamente considerata vaticana solo perché citata fra i beni assegnati alla S. Sede nel trattato del Laterano.

Vedi anche Asina di una Fornero
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IL COMPAGNO IMMAGINARIO


C'è ex presidente della Camera ed ex presidente della Camera. Per uno che dice di rinunciare sua sponte ai benefit, un altro invece non ci pensa proprio ed anzi se li tiene ben stretti. E nemmeno li considera privilegi.
Se Pier Ferdinando Casini dice di esser pronto a rinunciare senz'altro, Luciano Violante, Fausto Bertinotti e Irene Pivetti rifiutano sdegnati sostenendo che certi tagli sono "sgrammaticature" (Bertinotti) o degni della "Russia zarista" (Pivetti).
Bertinotti, rifondarolo de noantri ed ex sindacalista mangia a ufo, uno che prima di riuscire finalmente a strappare uno straccio di diploma di perito elettrotecnico è stato bocciato tre volte come il Trota, dice che mentre Casini ha fatto un buon matrimonio (con Azzurra Caltagirone) che lo dispensa dal correre dietro alle prebende istituzionali, lui non ha santi in paradiso e i suoi privilegi se li è sudati picchiando gran colpi di martelletto comunista sul più alto scranno.
Si è guadagnato così i ticket aerei gratuiti, l'auto blu, la pensione vertiginosa e tutte le mollezze da gran khanato democratico. Come del resto anche sua moglie, Francesca "Lella" Paci da Varallo Pombia. Pure lei senza santi in paradiso, avendo sposato un povero rivoluzionario comunista, e solo per questo impiegata pubblica. Ora, quando non va alle sfilate di Gattinoni, fa la baby pensionata come la moglie di Bossi.
Ehh... non ci sono lavori più logoranti, riconosciamolo. Non ci sono pensioni e privilegi più meritati. Un muratore, al confronto, è uno scansafatiche, e così pure un bracciante agricolo di colore in una piantagione di cotone dell'Alabama prima della guerra civile americana. È molto meno logorante lavorare incatenati al tornio in un'officina del popolo nordcoreana.
Per questo bisognerebbe scendere subito in piazza (come per l'Art. 18) e manifestare solidarietà ai coniugi Bertinotti, questi poveri lavoratori angariati dai soprusi, sfruttati ed espropriati dei loro diritti.
Landini che fa? Non c'è una Fiom anche per loro? Che cosa aspetta la Cgil a dichiarare uno sciopero generale in difesa del compagno Bertinotti ridotto praticamente alla mendicità? Aspettano che sia troppo tardi? Vogliono vedere i poveri Bertinotti davanti a una chiesa mentre stendono la mano ai passanti? Alè. Tutti in piazza con cartelli e striscioni! Compagno Bertinotti sei tutti loro!


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HE VISTO A UN REY...


Juan Carlos Alfonso Víctor María de Borbón y Borbón-Dos Sicilias si è concesso una battuta di caccia in Botswana. Le leggi, si sa, sono severe e restrittive con i cacciatori e puniscono il commercio illegale di avorio, ma consentono sempre l’abbattimento di elefanti a "cacciatori di lusso", come in questo caso.
Lui, 74 anni superflui, impettito sorride col fucile al braccio. L'elefante, morto, è messo in posa per la foto. Ora, pentito, si scusa: "Lo siento mucho, me he equivocado, no volvera a ocurrir".
Io, invece, vorrei tanto andare a caccia di re! Sono stato addestrato e anche equipaggiato per farlo. Trovo pure che sia un nobile sport. Di più: mi divertirebbe proprio farlo. Poi, una volta fatto, mi piacerebbe tanto mettermi in posa col re morto ai miei piedi e poter dire: "¡Me gusta mucho, no me he equivocado, lo haría de nuevo!" (D)

P.S. Viva Gaetano Bresci!

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HO VISTO UN RE...


- Dai dai, conta su...ah beh, sì beh....
- Ho visto un re.
- Sa l'ha vist cus'è?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; sì, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella, piangeva tante lacrime, ma tante che...
bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- ...E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- E' l'imperatore che gli ha portato via un bel castello...
- Ohi che baloss!
- ...di trentadue che lui ne ha.
- Povero re!
- ...E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un vesc...
- Sa l'ha vist cus'è?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Anche lui, lui piangeva, faceva un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo!
- ...E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; sì, beh.
- E' il cardinale che gli ha portato via un'abbazia...
- Oh poer crist!
- ...di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo!
- ...E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un ric...
- Sa l'ha vist cus'è?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S'...Ah, beh; sì, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino ed ogni go... ed ogni goccia andava...
- Deren't al vin?
- Sì, che tutto l'annacquava!
- Poer tapin!
- ...E povero anche il vin!
- Ah, beh; sì, beh.
- Il vescovo, il re, l'imperatore l'han mezzo rovinato, gli han portato via tre case e un caseggiato... di trentadue che lui ce ne ha.
- Poer tapin!
- ...E povero anche il vin!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho vist un villan.
- Sa l'ha vist cus'è?
- Un contadino!
- Ah, beh; sì, beh.
- Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore, persino il cardinale, l'han mezzo rovinato gli han portato via: la casa, il cascinale, la mucca, il violino, la scatola di kaki, la radio a transistor, i dischi di Little Tony... la moglie!
- E po', cus'è?
- Un figlio militare... gli hanno ammazzato anche il maiale...
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale...
- Ah, beh; sì, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava! Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l'è, matt?
- No! Il fatto è che noi villan... Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!
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CHE LIBERAZIONE!?


1 commento:

  1. "La caccia è una forma collaterale della pazzia umana"
    (Theodor Heuss)

    VERGOGNA!!!!!! HO VISTO UN RE...ED HO PROVATO VERGOGNA.

    "Ma voi, uomini d'oggi, da quale follia e da quale assillo siete spronati ad aver sete di sangue, voi che disponete del necessario con tale sovrabbondanza?"
    (Plutarco)

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