Metafore & Metamorfosi (ottobre)


CORNELIA


"Io le vorrei precisare che non è bello ridere delle disgrazie altrui. Lei è una conduttrice, che è diventata adesso conduttrice perché è stata un’attrice, io non la voglio offendere come sta offendendo mio figlio. Perché lei, indirettamente, sta offendendo in una maniera indelicata, insensibile un ragazzo che ancora deve essere giustiziato.
Ancora non ha fatto niente e non può ridere delle disgrazie altrui. Perché lei, avrà pure lei figli. E mi auguro che nella vita le diano tante soddisfazioni come ha dato mio figlio a me. E mi auguro che non possa mai avere una disgrazia umana, umana e ridere sulle spalle... Io non riderei mai sulle spalle di un ragazzo che sta soffrendo le pene dell’inferno.
E poi alla fine, non so come fa col telefonino, se è arrestato... Ma ci gode che è arrestato un ragazzo? Ci gode che è arrestato ingiustamente? Ma non si vergogna di stare lì a fare la conduttrice con questa disumanità che si trova addosso? Lei crede di essere una donna normale? Lei è disumana! Lei... non è vero quella bonifica che c'ha... lei è una donna che ha amato tanti uomini, che ha amato tanti uomini, che nella vita conosce solo l’amore. Ma non sa la passione di una mamma per un figlio. Che cosa sta facendo contro mio figlio, insieme a Del Debbio che sta in una causa di mettere tutte quelle persone contro mio figlio...
Mio figlio è sano, è puro, mio figlio non ha fatto niente! Fino a che la giustizia non dirà quello che ha fatto, lei non si può permettere di ridere sulle spalle di un ragazzo che sta soffrendo le pene dell’inferno. La smetta di ridere sulle spalle di un uomo che è stato appena accusato ingiustamente. E’ ancora tutto da dimostrare. Per favore, se vuole fare la conduttrice - è inutile che fa quella faccia - se vuole fare la conduttrice la faccia con serietà, non quei sorrisetti. Perché l’umanità, la gente ha bisogno di umanità. Una mamma che è invalida civile al cento per cento, che sta male e sta morendo di dolore non può sopportare che una persona mai vista né conosciuta che ha la fortuna di stare in televisione faccia tutto quello che ha fatto lei a mio figlio in questo pomeriggio. Ha capito?
Lei non deve ridere di mio figlio. Lei non deve ridere di mio figlio. Altrimenti, io, un domani, mi auguro che possa pure lei capitare alla mamma come me. Mio figlio non ha fatto niente. Niente! Niente!"




Gracchus et Gaius, eius frater, bonis artibus et magna omnium spe floruerunt, quod liberalis institutio egregiam eorum indolem informaverat. Eorum mater Cornelia, Scipionis Africani filia, mulier specie venusta praeclarique ingenii, merito pueros bene institutos magnum ornamentum matrum esse censebat. Namque ferunt olim, cum matrona, quam cornelia domum suam invitaverat, ei pretiosa monilia muliebriter ostentaret, Gracchorum matrem primum sermonem diu protaxisse, deinde, cum liberi e schola rediissent et matrem et hospitam pulchre salutarent, liberos matronae exhibentem exclamavisse: "Ecce ornamenta mea".

Tiberio Gracco e Caio, suo fratello, si distinsero per le buone qualità e per le grandi speranze di tutti perché un'aperta educazione aveva formato il loro carattere eccellente. La loro madre Cornelia, figlia di Scipione l'Africano, donna di bell'aspetto ed eccellente ingegno, dichiarava giustamente che i figli istruiti fossero il grande ornamento della madre. E infatti si racconta che una volta, quando la matrona, che Cornelia aveva invitato a casa sua, le ostentò i preziosi gioielli da donna, la madre dei Gracchi abbia protratto a lungo una discussione e poi, essendo ritornati i figli da scuola e avendo salutato splendidamente la madre e l'ospite, esibendo i figli alla matrona abbia esclamato: "Ecco i miei gioielli".

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METAMORFOSI

Teresa Mannino e Rosario Flores

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SALUTIAMO ROMANAMENTE

Io, alle razze superiori non ci credo. Ma a quelle inferiori, sì!

Gianfranco Piazzesi


Manfredi Alemanno s'è immortalato in alcune foto su facebook mentre quest'estate, assieme ai suoi amici pariolini e figli di papà, si esibiva in vari "saluti romani" in giro per il mondo, dalla Francia (Costa Azzurra), alla California, alla Grecia (Mykonos)... Tutte amene località turistiche che, come si sa, specie in questi tempi di crisi, ogni diciassettenne italico rampollo di buona famiglia deve frequentare e frequenta.
Nelle foto colpisce non solo l'imbecillità del gesto e la posa tronfia, ma anche l'aspetto esteriore, la caratura estetica del protagonista.
Secondo la mistica fascista il gesto marziale é sempre un gesto globale; non é mai un braccio o una gamba che si muovono ma, come Leni Riefenstahl ha ben illustrato nel suo Triumph des Willens e più ancora in Olympia, il distillato estetico dello Übermensch nazional-socialista.
L'ideologia fascista, come quella nazista, ha un codice espressivo basato su un modello estetico vitalistico fatto di immagini forti e di altera bellezza, della fascinazione dei corpi scolpiti, di un immaginario eroico ed apollineo: un vero trionfo di giovinezza e vigoria fisica.
Diamo allora un'occhiata all'aspirante fascista Alemanno Jr... Dov'è il modello fascista? Dov'è l'estetica della forza muscolare ispirata al modello delle sculture classiche del Foro Mussolini?


Questa scamorza ha i muscoli deboli e flaccidi. Sembra il soldato palla di lardo del film Full Metal Jacket! In aperta contraddizione col modello virile cui idealmente pretende di aspirare, dalle foto (quella sul tetto del bus) si nota la sua conformazione "ginoide", cosiddetta a pera, più comune tra le donne e caratterizzata da fianchi larghi, culo grosso e piatto, cosce abbondanti, spalle strette e addominali piccoli. Questo tipo di costituzione fisica nel suo caso è poi resa ancor più inestetica da un certo sovrappeso.
E poi le gambe... Hanno delle evidenti deformità angolari comunemente note come  ginocchio valgo (genu valgum). In altre parole, l’asse del femore e quello della tibia formano un angolo aperto in fuori, cosiddetto angolo di valgismo, per cui (come si può ben vedere) le ginocchia si toccano tra loro mentre i piedi si allontanano. Questa sindrome, spesso accompagnata dai piedi piatti, rende il soggetto inadatto alla corsa, causa dolore e debolezza articolare e col tempo dà luogo ad importanti gradi di deformità posturale degli arti.
Uno così al militare sarebbe stato riformato, al massimo avrebbe fatto l'autiere, il passista o il furiere!
Insomma, questa mezza sega di fascista può fare a malapena il saluto... Ciaooo cooreee



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SALUTIAMO ROMANAMENTE 2




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SALUTIAMO ROMANAMENTE 3



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LA VANITA' E IL RIDICOLO


Brava Polverini, ha fatto bene, quel Consiglio era indegno. Ha fatto bene a distinguersi, lei non poteva sapere. D’altronde era solo la presidente della Regione Lazio, come faceva a sapere?
Si vabbé, lo sapeva l’usciere, il tecnico della fotocopiatrice, lo sapeva Robin e tutta Gotham City, ma la Polverini come faceva a sapere nel 2011 i compensi dei politici della Regione Lazio sono saliti da un milione a 14 milioni? Non segue mica i giornali di gossip, povera Polverini!
Non poteva sapere che nel 2011, mentre i consiglieri del Lazio si aumentavano la paghetta, rimettevano il ticket ai disabili!
Non poteva sapere che toglievano 38 milioni alla cultura, che tagliavano centinaia di milioni al trasporto pubblico.
Mi scusi Polverini, ma le che minchia sa? Ha dichiarato di guadagnare 12mila euro al mese per non sapere niente. Pensa Giova se sapesse qualcosa a che cifra può arrivare!

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IRONIA DEL DESTINO



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INTERVALLO


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PACTUM SCELERIS


Un filosofo produce idee, un poeta poesie, un pastore prediche, un professore manuali ecc. Un delinquente produce delitti.
Se si esamina più da vicino la connessione che esiste tra quest’ultima branca di produzione e l’insieme della società, ci si ravvede da tanti pregiudizi. Il delinquente non produce soltanto delitti, ma anche il diritto criminale, e con ciò anche il professore che tiene lezioni sul delitto criminale, e inoltre l’inevitabile manuale, in cui questo stesso professore getta i suoi discorsi in quanto “merce” sul mercato generale. Con ciò si verifica un aumento della ricchezza nazionale, senza contare il piacere personale, come [afferma] un testimonio competente, il professor Roscher, che la composizione del manuale procura al suo stesso autore.
Il delinquente produce inoltre tutta la polizia e la giustizia criminale, gli sbirri, i giudici, i boia, i giurati ecc.; e tutte queste differenti branche di attività, che formano altrettante categorie della divisione sociale del lavoro, sviluppano differenti facoltà dello spirito umano, creano nuovi bisogni e nuovi modi di soddisfarli.
La sola tortura ha dato occasione alle più ingegnose invenzioni meccaniche e ha impiegato, nella produzione dei suoi strumenti, una massa di onesti artefici. Il delinquente produce un’impressione, sia morale sia tragica, a seconda dei casi, e rende così un “servizio” al moto dei sentimenti morali ed estetici del pubblico. Egli non produce soltanto manuali di diritto criminale, non produce soltanto codici penali, ma anche arte, bella letteratura, romanzi e perfino tragedia, come dimostrano non solo La colpa del Müllner e I masnadieri dello Schiller, ma anche l’Edipo [di Sofocle] e il Riccardo III [di Shakespeare].
Il delinquente rompe la monotonia e la banale sicurezza della vita borghese. Egli preserva cosi questa vita dalla stagnazione e suscita quell’inquieta tensione e quella mobilità, senza la quale anche lo stimolo della concorrenza si smorzerebbe. Egli sprona così le forze produttive. Mentre il delitto sottrae una parte della popolazione in soprannumero al mercato del lavoro, diminuendo in questo modo la concorrenza tra gli operai e impedendo, in una certa misura, la diminuzione del salario al di sotto del minimo indispensabile, la lotta contro il delitto assorbe un’altra parte della stessa popolazione [...].
Le influenze del delinquente sullo sviluppo della forza produttiva possono essere indicate fino nei dettagli. Le serrature sarebbero mai giunte alla loro perfezione attuale se non vi fossero stati ladri? La fabbricazione delle banconote sarebbe mai giunta alla perfezione odierna se non vi fossero stati falsari? Il microscopio avrebbe mai trovato impiego nelle comuni sfere commerciali (vedi il Babbage) senza la frode nel commercio? La chimica pratica non deve forse altrettanto alla falsificazione delle merci e allo sforzo di scoprirla quanto all’onesta sollecitudine per il progresso della produzione? Il delitto, con i mezzi sempre nuovi con cui dà l’assalto alla proprietà, chiama in vita sempre nuovi modi di difesa e così esercita un’influenza altrettanto produttiva quanto quella degli scioperi (‘strikes’) sull’invenzione delle macchine.
E abbandoniamo la sfera del delitto privato: senza delitti nazionali sarebbe mai sorto il mercato mondiale? O anche solo le nazioni? E dal tempo di Adamo l’albero del peccato non è forse in pari tempo l’albero della conoscenza? Il Mandeville, nella sua Fable of the Bees (1705), aveva già mostrato la produttività di tutte le possibili occupazioni ecc., e soprattutto la tendenza di tutta questa argomentazione: “Ciò che in questo mondo chiamiamo il male, tanto quello morale quanto quello naturale, è il grande principio che fa di noi degli esseri sociali, è la solida base, la vita e il sostegno di tutti i mestieri e di tutte le occupazioni senza eccezione [...]; è in esso che dobbiamo cercare la vera origine di tutte le arti e di tutte le scienze; e [...] nel momento in cui il male venisse a mancare, la società sarebbe necessariamente devastata se non interamente dissolta”. Sennonché il Mandeville era, naturalmente, infinitamente più audace e più onesto degli apologeti filistei della società borghese.

Teorie del plusvalore, Elogio del crmine, Karl Marx


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ER BATMAN


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ER RATMAN


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BRIGANTI E CANTANTI


- Fiorito Franco, consigliere regionale, titolo di studio: licenza di scuola media superiore.
- Della Rosa Modesto, sindaco di San Giorgio a Liri, titolo di studio: licenza di scuola media superiore.
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SALUTI E BACI



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