Achtung bambini!

L'economia neoliberale globale, basata esclusivamente su meccanismi di concentrazione (del profitto e dei capitali) ed esclusione (dal benessere e dalle risorse), sta causando un immane genocidio, un crimine contro l'umanità al cui confronto quello di Hitler è uno scherzo.
Il crimine è che a questo Sistema non interessano i suoi figli, questo sistema divora anche i bambini. Quelli delle società progredite, pochi, soffocati di attenzioni e viziati dal consumismo. E ancor più quelli dei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, abusati, violati, sfruttati. Paesi che per questo vedono compromesso anche il loro futuro, perché degli oltre due miliardi di bambini nel mondo più di nove decimi vivono in Paesi poveri o sottosviluppati.
Di Hitler si disse che il crimine peggiore era aver distrutto un patrimonio enorme di Umanità. In quel patrimonio avrebbero potuto esserci futuri scienziati, musicisti, scrittori, inventori, artisti, avrebbero potuto esserci la cura per il cancro, capolavori dell'arte, sinfonie, invenzioni rivoluzionarie. Non le avremo mai, perché quel futuro, dopo essere passato per le camere a gas è finito in cenere, nel vento.
Lo stesso accade oggi. Per un bambino che nasca in uno di quei Paesi è la fine. Puoi essere anche Leonardo da Vinci, Mozart o Picasso, ma se nasci in un villaggio del Ciad o del Rwanda sei fottuto! Questa è la realtà.
La realtà è che anche se oltre il 96% dei bambini vive in Paesi che hanno firmato la Convenzione sui Diritti del Bambino delle Nazioni Unite, una Convenzione in cui si stabilisce che i bambini (almeno i bambini!) godano ovunque degli stessi inviolabili e insopprimibili diritti civili, sociali, culturali ed economici, e che le Nazioni si impegnino a rispettare e far rispettare ovunque questi diritti, ciò nonostante la situazione dei bambini nel mondo è sempre più allarmante.
Perchè gli interessi economici parlano più forte e nulla può arrestare l'onda della globalizzazione neoliberale. Perchè la regola del profitto non si ferma neppure di fronte ai bambini. Spesso ci si lascia convincere che le cose stanno così perché è inevitabile. Con un misto di fatalismo e rassegnazione si pensa che la condizione dei bambini nel mondo è quella che è, perché in fondo è sempre stato così e così sarà sempre: quasi un fatto naturale, una fatale decimazione. Un corno! La situazione dei bambini nel mondo non è frutto di fatalità, di disgrazie inevitabili, di alto tasso di natalità, ecc... Tutte cazzate! La situazione ha dei responsabili ben precisi nelle strutture sociali ingiuste e nel sistema economico iniquo su cui si fonda la civiltà oggi dominante, quella occidentale.
E' questo modello insensato di civiltà che genera quelle masse enormi di esclusi, è questo modello che crea le megalopoli invivibili e le baraccopoli, è questo modello che fa morire alcuni per fame e altri di cancro, è questo modello, infine, che perdendo di vista i valori fondamentali di Umanità diffonde una cultura di morte che non rispetta la Vita.
Hitler giustificava la soppressione e lo sfruttamento degli ebrei con la genetica superiorità della razza ariana, ora giustificano la morte e lo sfruttamento di tante persone con la superiorità avanzata del nostro modello: muoiono di fame o restano indietro perché “non sono capaci”(e questa è una beffa peggiore dell'arbeit macht frei nazista!). Non è vero! Noi stiamo avanti perché scappiamo con la refurtiva!
Negli ultimi cinquant'anni il reddito mondiale è aumentato di quasi otto volte! Dov'è finita questa ricchezza? Nelle mani di pochi, i soliti. Come hanno fatto, visto che solo negli ultimi dieci anni il reddito procapite è sceso del venti percento in Sudamerica e di oltre l'ottanta nell'ex Unione Sovietica? Semplice: rubando, sfruttando, depredando. In economia, come in natura, nulla si crea da nulla.
Lester Thurow, professore di economia al MIT di Boston, ha previsto che l'applicazione sul lungo periodo del modello neoliberale alla fine produrrà un nuovo Medioevo, solo questa volta su scala planetaria! La ricchezza nelle mani di pochi, chiusi in castelli e arroccati in città difese da mura e fossati, e una enorme landa desolata popolata di poveri, mendicanti, banditi, malati, reietti.
Sta già succedendo oggi a livello urbano, nelle grandi metropoli dove ci sono quartieri ricchi, sicuri e inaccessibili, e periferie povere, baraccopoli, favelas di disperati, in cui proliferano solo miseria, delinquenza e degrado. Su scala mondiale avremo la stessa cosa: nazioni ricche che si proteggeranno con mura (come stanno facendo gli USA col Messico), frontiere, reticolati, divieti, permessi, visti, controlli...
E tutto questo perchè il modello del neoliberismo selvaggio non si preoccupa del benessere sociale a livello globale, né dell'equità economica, ma solo della conservazione e prosecuzione dello status quo. Ora, la domanda è: se aumentano le condizioni di miseria, disagio e sofferenza di masse enormi di popolazione, chi saranno principalmente le vittime? La risposta è semplice: donne e bambini!
Quando i sapientoni si inchinano al Dio-Progresso dovrebbero chiedersi che progresso è quello che condanna donne e bambini allo sfruttamento, alla fame, alla droga, alla violenza, alla prostituzione, alla malattia e infine alla morte precoce.
I bambini sono facili da sfruttare. A dieci anni possono sparare con un kalashnikov, e sono i soldati migliori perché non hanno paura di morire, a quell'età sembra tutto un gioco. Possono lavorare nei campi o in fabbrica, e sono i lavoratori migliori, facili da addestrare, controllare e retribuire, basta solo dargli da dormire e mangiare. Posso essere abusati sessualmente, e sono migliori anche in questo, perché gli si può fare qualunque cosa e poi pagarli con un piatto di dolci o un vestitino nuovo. Possono spacciare e trafficare droga, perché non c'è pericolo che la taglino di nuovo per farne guadagno e se vengono presi possono essere facilmente rimpiazzati.
Non sono forse questi “bambini”? E vogliono farci credere che tutto questo sia destino inevitabile, disgrazia insuperabile. Di cosa hanno bisogno questi bambini, cosa chiedono in fondo? Vogliono un papà e una mamma che li possano amare, vogliono mangiare, vogliono una casa, vogliono poter studiare, vogliono un futuro! E' tanto impossibile? Tanto difficile? Cose da decidere al G8, G20, G3000??
(D*)

3 commenti:

  1. no. Non lo sarebbe e non dovrebbe esserlo.....

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  2. Dite:
    è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione.
    Poi aggiungete:
    perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
    Ora avete torto.
    Non è questo che più stanca.
    E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
    Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
    Per non ferirli.

    Janusz Korczak

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  3. @ Concetta
    Non ho parole... Grazie. Non conoscevo la citazione, bellissima quanto vera. Siete un ottimo gruppo, persone in gamba e degne di ammirazione. Vi leggo sempre con piacere.
    Ciao, D.
    PS E' una frase che rileggerò spesso e manderò a mente, grazie ancora.

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