C'era una volta un presidente...



C'era una volta un Piccolo Paese. Nel Piccolo Paese c'erano due partiti che s'alternavano al potere: erano il Partito dei Corrotti e il Partito dei Mafiosi.
Quella volta c'erano le elezioni e i mafiosi non potevano dire votate per la mafia, perché la mafia fa schifo a tutti. Pensarono di dire qualcosa di più seducente, insomma di accattivante. Dissero, mica vorrete un presidente corrotto? La corruzione è una piaga, fa schifo a tutti, per cui tutti votarono per i mafiosi.
Ma quando diventò presidente Tony Mafioso Primo, i cittadini tremavano solamente a pronunciare il suo nome. Così allora i corrotti, indagando nell'umore del popolo, decisero di uccidere il presidente.
Morto Tony Mafioso Primo tutti erano più contenti, perché adesso, morto il presidente c'era un mafioso di meno nel Piccolo Paese, e diventò automaticamente presidente Tony Corrotto Primo, che solamente al pronunciare il suo nome i piccoli cittadini tremavano. Così allora i mafiosi, indagando nell'umore del popolo, decisero di uccidere il presidente Tony Corrotto Primo.
Morto Tony Corrotto Primo tutti erano più contenti, però diventò presidente Tony Mafioso Secondo, che solamente al pronunciare il suo nome i piccoli cittadini tremavano. Così allora i corrotti lo uccisero e diventò presidente Tony Corrotto Secondo, che venne ucciso e diventò presidente Tony Mafioso Terzo, e via di seguito... Fino a Tony Mafioso Centoquarantaquattresimo, che era diventato presidente dopo la morte di Tony Corrotto Centoquarantatreesimo. Adesso i corrotti immediatamente, indagando nell'umore del popolo, decisero di uccidere quel presidente, Tony Mafioso Centoquarantaquattresimo.
Appena morto Tony Mafioso Centoquarantaquattresimo, immediatamente i mafiosi andarono a pagare un corrotto affinché uccidesse il prossimo presidente dei corrotti. Ma quel corrotto, corrotto per uccidere il prossimo presidente dei corrotti, era proprio il corrotto che sarebbe dovuto diventare presidente, ovverosia Tony Corrotto Centoquarantaquattresimo. Costui mica poteva ammazzare il presidente, perché sennò si doveva ammazzare da solo e questo avrebbe provocato la sua morte, ma se non si ammazzava i mafiosi l'avrebbero ammazzato loro. Allora i corrotti si misero d'accordo e decisero di non proclamare la morte di Tony Mafioso Centoquarantaquattresimo. Si dissero, fino a quando non diciamo che è morto quello rimane in carica, certo noi non stiamo al potere, però non ci ammazza nessuno. E così, visto che Tony Mafioso Centoquarantaquattresimo in vita era stato un mafioso, i corrotti andarono lì e gli baciarono le mani. Quando i mafiosi videro che i corrotti non proclamavano la morte del morto pensarono: se non lo proclamano morto loro non lo decretiamo morto noi... e restiamo al potere. Così i mafiosi andarono pure loro a baciare le mani del morto.
Il piccolo popolo vide tutto, capì tutto, ma non disse niente, perché il popolo è un bambino.
Il lunedì, giorno di udienza, arrivò a parlare con il piccolo presidente l'Associazione dei Piccoli Cittadini Liberi per il Ripristino dei Marciapiedi. Ché nel Piccolo Paese i marciapiedi ci stavano, però era vietato andare a piedi, perché sia i corrotti che i mafiosi erano molto legati alla multinazionale dell'automobile, dicevano che chi andava a piedi gli si consumavano i piedi. Addirittura si raccontava di uno che era andato a comprare le sigarette ed era tornato a casa sul culo, senza gambe. Però quella volta lì i piccoli cittadini chiesero il ripristino dei marciapiedi e il morto, il presidente morto, certo non disse di sì ma non disse neanche di no, perché era morto. Semplicemente dal corpo in putrefazione caddero giù entrambi gli occhi. Questo venne preso come un gesto di apertura e quindi si ripristinarono i marciapiedi.
La settimana successiva andarono a parlare con il piccolo presidente morto i cittadini per il ripristino dell'acqua potabile, che non tutta l'acqua era velenosa nel Piccolo Paese, però c'era il divieto di berla, perché sia i mafiosi che i corrotti erano molto legati alla multinazionale del rutto e dicevano con l'acqua ci si pulisce il sedere, bevete Porca Cola, bevete Nazi Cola. Quella volta però, i piccoli cittadini, quando andarono a chiedere il ripristino della potabilità dell'acqua il piccolo presidente morto non disse di sì, perché era morto, ma non disse neanche di no. Semplicemente dal corpo in putrefazione si staccò per intero il naso. Questo venne preso come un gesto di apertura e si ripristinò la potabilità dell'acqua.
La settimana appresso, allora, andarono i piccoli cittadini per il ripristino della respirabilità dell'aria, ché ormai l'aria incominciava a diventare respirabile senza tutti questi cittadini che andavano in macchina, ma invece andavano a bere l'acqua potabile alla fontanella. Quello lì, il presidente ormai in putrefazione, non disse di no non disse di sì, semplicemente gli si staccò la mascella per intero.
E di settimana in settimana tutti andavano dal morto, che non rispondeva ma perdeva semplicemente pezzi. Ci andarono finalmente anche i piccoli cittadini per il ripristino delle libertà, i quali chiesero non soltanto il ripristino delle libertà individuali e collettive, ma anche l'introduzione nel codice penale del reato di mafia e corruzione. A quel punto saltò in piedi il corrotto che era stato corrotto per uccidere se stesso e disse: no, questo è troppo! Saltò sul trono presidenziale, dette un calcio al teschio de presidente, che ormai era morto da un pezzo, e disse non soltanto che lui era morto e quindi che diventava presidente lui col nome di Tony Corrotto Centoquarantaquattresimo, ma visto che era stato pagato per uccidere se stesso - dalla mafia era stato pagato - ed era un uomo di stato, si puntò la pistola alla testa e sparò. Nel morire riuscì a dire le ultime parole al microfono presidenziale, ovverosia: piuttosto che la libertà, meglio la morte! E morì.
Diventò presidente Tony Mafioso Centoquarantacinquesimo, il quale fece un breve discorso perché sapeva che presto sarebbe stato ammazzato. Avrebbe potuto dire qualcosa tipo: oggi la mafia torna al potere. Era vero, ma non era niente di nuovo. Preferì dire qualcosa di più accattivante, di più seducente, perciò disse: ancora per una volta abbiamo sconfitto la corruzione.

Morale. Il popolo si comanda più facilmente con una grande menzogna, piuttosto che con una piccola verità, Adolf Hitler.

Ascanio Celestini

Nessun commento:

Posta un commento