Fichissimo



Jack Folla si mise sotto le pezze. Non li capiva mica tutti, ma forse era giusto così. Aveva sonno per aver fatto mattina giocando a scacchi da solo, e non era stata una gran nottata, aveva sempre perso.
Accese la tv, guardò un telegiornale che parlava in modo esaustivo e trionfante del presidente del consiglio. Il direttore del telegiornale parlava del presidente e proprietario della televisione, diceva che era fichissimo.
Folla si sentì leggermente fuori posto nella folla. Prese un giornale. C'era un articolo del direttore sul presidente e proprietario del giornale e della televisione. Diceva che il presidente proprietario del giornale e della televisione era fichissimo.
In ultima pagina c'era un appello attraverso Emergency contro la guerra, firmato da duecentoquarantasei giocatori di serie A... praticamente tutti, tranne i giocatori del Milan. Jack pensò al presidente del Milan, già presidente e proprietario del giornale e della televisione, i tifosi dicevano che era fichissimo.
Allora Jack pensò alle coincidenze strane che da un po' gli accadeva di notare. Cambiò canale. Beccò un altro telegiornale che parlava dell'Europa e delle mirabili mosse del ministro degli esteri. Folla realizzò che il ministro degli esteri era in realtà il presidente, presidente proprietario del giornale e della televisione, ed editore del telegiornale che stava guardando. Il telegiornale diceva che era fichissimo.
Ma non va, si disse Jack, non poteva essere. Passò al televideo di un altro canale. Stava trasmettendo la notizia di un processo che non riusciva a svolgersi. Sembrava che l'imputato spingesse per la prescrizione e non si capiva per quale motivo ci riuscisse. Tra una seduta e l'altra riusciva persino a far passare i giudici per dei criminali. Jack credette di capire per un attimo la verità dell'imputato, presidente, presidente ministro degli esteri, proprietario del giornale e della televisione e del telegiornale il cui televideo stava guardando. Il televideo diceva che era fichissimo.
Ma effettivamente, si disse, aveva esagerato con il jack daniels... Si ricordò che doveva rinnovare l'assicurazione di epicuro, il suo fido Guzzi Falcone con sidecar . Si alzò e controllò i documenti, e si accorse che l'assicurante era il presidente, presidente imputato, ministro degli esteri, proprietario del giornale, della televisione, del telegiornale e dell'assicurazione...
Vabbeh, forse s'era addormentato ed ora stava sognando. Prese un libro, almeno avrebbe respirato un po' d'aria. Inutile. Si ricordò che il libro era edito dal presidente, presidente imputato, assicurante, ministro degli esteri, proprietario del giornale, della televisione, del telegiornale, dell'assicurazione... e della casa editrice. Nel libro l'autore parlava del suo editore, sostenendo che era fichissimo.
Jack Folla provò un lieve senso di stupore. Forse poteva salvarsi con un film... Macché. Nei titoli di testa c'era scritto che era prodotto dal presidente, presidente imputato, editore assicurante, ministro degli esteri, proprietario del giornale, della televisione, del telegiornale, dell'assicurazione, della casa editrice... e della casa di produzione cinematografica. Tutta la trama del film sottintendeva che era fichissimo.
Jack pensò per cinque minuti al film, cinque al libro, cinque al processo, cinque al telegiornale, cinque al televideo, cinque al giornale, cinque alla politica, cinque all'economia... Aveva speso quaranta minuti per pensare al presidente, presidente ministro editore imputato assicurante produttore proprietario... fichissimo.
Si connise, ehm si conness..., cioè voglio dire si connettò... si connunse... si consunsiò... Insomma, si collegò alla rete. Scrisse una lettera nell'etere in cui esternava i suoi tremendi pensieri. Credette così di diventare una cosa, una sola, un Folla nella folla... E la breve lettera era la seguente:

Al fichissimo presidente, presidente operaio, ministro, imputato, assicurante, editore, produttore, proprietario con l'hobby del giardinaggio in Sardegna.

Dal signor Giacomo Folla,
Fosso del Pratone
Roma Centocelle.

Egregio signor proprietario presidente imputato, presidente editore, presidente operaio, presidente ministro, presidente proprietario, presidente assicurante, presidente comandante, presidente sorridente.... di lei non ne possiamo veramente, ma veramente più!
Con profondo senso di liberazione,
Jack Folla.


Diego Cugia


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