C'era una volta un piccolo Paese.
Nel piccolo Paese c'erano Tony Corrotto e Tony Mafioso, che erano rispettivamente i segretari del Partito dei Corrotti e del partito dei Mafiosi. Nel piccolo Paese c'era anche il piccolo partito dell'opposizione, che, chiamandosi così, per l'appunto stava all'opposizione.
Un bel giorno Tony Corrotto e Tony Mafioso decisero di fondare un partito mettendo insieme le loro forze e fondarono il grande Partito del Piccolo Popolo.
Ora il partito s'era fuso, era diventato uno, ma loro erano sempre in due: chi dei due avrebbe dovuto comandare nel nuovo partito?
Ovviamente Tony Mafioso era più importante e andò a fare il Presidente del Consiglio, mentre Tony Corrotto che non comandava un cazzo andò a fare il Presidente della Camera.
Dall'altra parte, all'opposizione, rimase il partito dell'opposizione, che passava il tempo a giocare a bridge e sorseggiare whisky nel salottino privato del Caffè della Mafia in Via della Corruzione.
Tony Mafioso iniziò una lunga stagione di grandi riforme. La prima grande riforma di Tony Mafioso fu una riforma importante, aspettata e richiesta da tutti, ossia la depenalizzazione della corruzione. Cioè, chi rubava, insomma, non era più realmente un ladro, e anche se era un ladro non sarebbe finito in galera.
Ovviamente l'opposizione si oppose, era contraria. Non tanto perché fosse contraria alla corruzione, che è uno strumento utile, quanto quella parola lì: ladro. Era una parola poco elegante, era una brutta parola, che non si può pronunciare mentre giochi a bridge e sorseggi whisky.
Così, allora, l'opposizione iniziò anche lei una lunga stagione di una “nuova politica”, ovverosia la “politica del quasi”. Sarebbe stato meglio trasformare la parola ladro in una parola come “quasi onesto”, che era molto più elegante, molto più carina.
Nel frattempo Tony Mafioso fece una nuova riforma, ovverosia la depenalizzazione della mafia, ovverosia chi ammazzava, bruciava la gente non era più considerato un assassino criminale.
Allora l'opposizione si oppose, ehh... Ma non tanto perché era contro la mafia, perché nessuno di noi è contro la mafia veramente, quanto quelle parole lì: morto, morto ammazzato, sciolto nell'acido... Erano proprio parolacce che non si possono pronunciare in un salottino per bene. Sarebbe stato meglio, in nome della “politica del quasi”, trasformare la parola morto in “quasi vivo”. Tutti furono d'accordo.
Nel frattempo Tony Mafioso fece una nuova grande riforma, ovverosia l'abolizione del venerdì, perché Tony Mafioso amava molto la carne, la ciccia, le bistecche, le salsicce gli piacevano assai, mentre il pesce lo schifava proprio del tutto, e il venerdì si mangia normalmente pesce. Così allora Tony Mafioso pensò di togliere proprio quel giorno dalla settimana. Certo questo avrebbe fatto sì che la settimana da sette giorni sarebbe diventata una settimana di sei giorni, e quindi bisognava cambiare il nome da settimana in seimana. Non era possibile... Così allora Tony Mafioso si ricordò di quando era un vecchio palazzinaro e in posti come Rocca di Sopra e Fogna di Sotto aveva costruito nuovi quartieri come Rocca di Sopra 2 e Fogne di Sotto 2. Allora pensò che la settimana poteva essere così modificata: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, giovedì 2, venerdì, sabato e domenica.
Ovviamente l'opposizione si oppose. Si oppose e in della “politica del quasi” chiese che l'ex venerdì non venisse chiamato giovedì 2, bensì “quasi sabato”.
Chiaramente, detta così, si capisce che l'opposizione non era un gran problema per il governo di Tony Mafioso. Il vero problema di Tony Mafioso invece, un bel giorno di aprile, fu proprio Tony Corrotto, che sbroccò del tutto e si incazzò con Tony Mafioso.
Tony Mafioso gli disse: Tony Corrotto, amico mio, ma cos'è che non ti piace delle porcate che ho fatto in questi ultimi anni.
Tony Corrotto guardò Tony Mafioso, si commosse, pianse con un occhio lacrime vere con l'altro lacrime di coccodrillo, e gli disse: Tony Mafioso, io sono d'accordo con tutte porcate che hai fatto. L'unica cosa che davvero non mi piace è che le hai fatte tu, mentre avrei voluto farle io.
Così allora i ministri di Tony Mafioso si misero insieme e si inventarono il grande giorno dell'azzeramento, il Reset Day, giorno in cui venivano azzerate tutte le porcate fatte da Tony Mafioso in maniera tale che, dal giorno successivo, poteva cominciare a rifarle Tony Corrotto.
Tutti furono molto contenti. Tony Mafioso disse facciamo subito però 'sto giorno, oggi che giorno è? Giovedì? Facciamolo domani che è giovedì 2.
L'opposizione allora, in maniera dura e chiara e netta, si oppose a questa scelta di Tony Mafioso e disse: se proprio deve essere fatto domani, che domani non venga chiamato giovedì 2, bensì “quasi sabato”.
Tutti furono molto contenti. Molto contento era Tony Mafioso che continuava a fare il comodo suo. Molto contento era anche Tony Corrotto, che avrebbe cominciato a fare le porcate del suo collega. Contenti erano anche gli uomini dell'opposizione che sorseggiavano whisky e giocavano a bridge nel salottino privato del Caffè della Mafia in Via della Corruzione.
Quel giorno era un giorno di quasi sabato, in un piccolo Paese quasi democratico, dove un piccolo gruppo di governanti quasi onesti governava e aveva il potere su sessanta milioni di quasi cittadini quasi liberi...
Ascanio Celestini
Quasi quasi...
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