Wolves

The man directed him to his clothes. When he had dressed he made his way up to the road and he and the man sat on the bridge smoking. The sun felt good on his back. The man said that there was not enough water in the river to drown oneself and the blind man nodded. He said that in any case there was not enough privacy.
The blind man said that there was a church nearby, no? His friend told him that there was no church. That there was nothing at all anywhere in sight. The blind man said that he had heard a bell and the man said that he had had an uncle who was blind and he too often heard things which were not.
The blind man shrugged. He said he was only newly blinded. The man asked him why he thought the sound of bells must be from a church but the blind man only shrugged again and smoked. He asked what other sound a church would make.
The man asked him why he wished to die but the blind man said that it was not important. The man asked if it was because he could not see and he said that it was a reason among reasons. They smoked. Finally the blind man told him about his conjecture that the blind had already partly quit the world anyway. He said that he had become but a voice to speak in a darkness incommensurable with the motives of life. He said that the
world and all in it had become to him but a rumor. A suspicion. He shrugged. He said that he did not wish to be blind. That he had outlived his estate.
The man heard him out, they sat in silence. The blind man heard the faint hiss of the other's cigarette in the water beneath him. Finally the man said that it was a sin to lose heart and anyway the world remained as it had always been. That much was undeniable. When the blind man did not answer he told the blind man to touch him but the blind man was loath to do so.
Con permiso, the man said. He took the blind man's hand and placed his fingers on his lips. There the blind man's fingers lay. In the gesture of one adjuring another to silence.
Toca, the man said. The blind man would not. He took the blind man's hand again and he moved it upon his face. Toca, he said. Si el mundo es ilusión la perdida del mundo es ilusión también.
The blind man sat with his hand to the man's face. Then he began to move it. A face of no determinate age. Dark or fair. He touched the narrow nose. The coarse straight hair. He touched the balls of the man's eyes beneath the thin closed lids. No sound in the high desert morning save their breathing. He felt the eyeballs move under his fingers. Small quick movements like the movements in a tiny womb. He drew his hand away. He said that he could tell nothing. Es una cara, he said. Pues que?
The other man sat in silence. As if contemplating how to answer. He asked the blind man could he weep. The blind man said that any man could weep but what the man wished to know was could the blind weep tears from the places where their eyes had been, how could they do this? He did not know. He took a last draw from the cigarette and let it fall into the river. He said again that the world in which he made his way was very different from what men suppose and in fact was scarcely world at all. He said that to close one's eyes told nothing. Any more than sleeping told of death. He said that it was not a matter of illusion or no illusion. He spoke of the broad dryland barrial and the river and the road and the mountains beyond and the blue sky over them as entertainments to keep the world at bay, the true and ageless world. He said that the light of the world was in men's eyes only for the world itself moved in eternal darkness and darkness was its true nature and true condition and that in this darkness it turned with perfect cohesion in all its parts but that there was naught there to see. He said that the world was sentient to its core and
secret and black beyond men's imagining and that its nature did not reside in what could be seen or not seen. He said that he could stare down the sun and what use was that?
These words seemed to silence his friend. They sat side by side on the bridge. The sun shone upon them. Finally the man asked him how he had come by such views and he answered that they were things he'd long suspected and that the blind have much to contemplate.


The Crossing, Cormac McCarthy



L'uomo gli indicò la strada per arrivare ai vestiti. Quando fu rivestito si ridiresse verso la strada e i due si sedettero sul ponte a fumare. Il sole sulla schiena gli dava una sensazione di piacere. L'uomo disse che non c'era abbastanza acqua nel fiume per annegare e il cieco annuì. Disse che comunque non si era mai completamente soli.
Il vecchio domandò se ci fosse una chiesa vicino. L'altro gli disse che non c'erano chiese. Che non c'era niente da nessuna parte. Il cieco disse che aveva sentito una campana e l'uomo rispose che aveva uno zio cieco e anche lui sentiva troppo spesso cose che non c'erano.
Il cieco scosse la spalle. Disse che era diventato cieco da poco tempo. L'uomo gli domandò perché pensasse che il rintocco delle campane dovesse necessariamente provenire da una chiesa, ma il cieco si limitò ad alzare nuovamente le spalle e a fumare. Domandò che altro suono sarebbe potuto venire da una chiesa.
L'uomo gli domandò perché desiderasse morire, ma il cieco disse che non era importante. L'uomo allora domandò se fosse perché non ci vedeva e l'altro disse che era una ragione tra le tante. Fumarono. Alla fine il cieco gli espose la sua congettura circa il fatto che secondo lui i ciechi avevano comunque già abbandonato il mondo. Disse di essersi ridotto a una voce che parlava in un'oscurità incommensurabile con i motivi della vita. Disse che il mondo e tutto ciò che esso conteneva era diventato per lui un semplice mormorio. Un sospetto. Alzò le spalle. Disse che non voleva essere cieco. Che aveva vissuto più a lungo di quanto non gli fosse stato dato di vivere.
L'uomo lo ascoltò. Rimasero seduti in silenzio. Il cieco udì il lieve sfrigolio della sigaretta dell'altro che si spegneva nell'acqua sotto di lui. Alla fine l'uomo disse che era un peccato perdere il coraggio e che comunque il mondo restava così come era sempre stato. Quello era innegabile. Il cieco non rispose, e l'uomo lo invitò a toccarlo, ma il cieco si rifiutò.
Con permiso, disse l'uomo. Prese la mano del cieco e pose le dita sulle sue labbra e lì le dita del cieco si fermarono, come per ingiungergli di tacere.
Toca, disse l'uomo. Il cieco non voleva. Allora questi riprese la mano del cieco e la mosse sul viso. Toca, disse. Si el mundo es ilusión la perdida del mundo es ilusión también.
Il cieco rimase fermo con la mano sul viso dell'uomo. Poi cominciò a muoverla. Un volto senza un'età ben determinata. Scuro o chiaro. Toccò il naso sottile. I capelli dritti e ruvidi. Toccò gli occhi di quell'uomo sotto le palpebre chiuse e sottili. Al di fuori del loro respiro, non c'era altro suono in quel mattino nel deserto dell'altopiano. Sentí gli occhi muoversi sotto le sue dita. Movimenti quasi impercettibili e rapidi, come quelli di un piccolo ventre. Ritirò la mano. Disse che non era in grado di farsi un'idea. Es una cara, disse. Pues que?
L'altro rimase in silenzio. Come se pensasse alle possibili risposte. Domandò al cieco se poteva piangere. Il cieco rispose che chiunque può piangere, ma che quello che l'altro voleva sapere era se lui poteva piangere con le lacrime che scendevano dalle orbite in cui un tempo c'erano stati gli occhi, ma come era possibile? Non lo sapeva. Tirò un'ultima boccata dalla sigaretta e la fece cadere nel fiume. Disse nuovamente che il mondo nel quale si era fatto strada era molto diverso da quello che crede la gente, e che anzi è ben poco un mondo. Disse che chiudere gli occhi non significa niente. Niente di più di quanto il sonno dicesse a proposito della morte. Disse che non era questione di illusione o meno. Parlò dell'ampio barrial secco sul fiume, del fiume, della strada,delle montagne più in là e del cielo blu sopra di esse come di stratagemmi per tenere a bada il mondo, il mondo vero senza età. Disse che la luce del mondo era solamente negli occhi degli uomini perché il mondo in sé si muoveva nel buio eterno e il buio era la sua vera natura e vera condizione e che in questa oscurità girava perfetta coesione in tutte le sue parti ma che non c'era nulla da vedere. Disse che nel suo profondo il mondo era sensibile, segreto e buio al di là di ogni immaginazione umana e che la sua natura non risiedeva in ciò che si vedeva o non si vedeva. Disse che poteva guardare il sole dall'alto in basso e a che cosa sarebbe servito?
Alla fine l'uomo gli chiese come fosse arrivato a pensarla così ed egli rispose che erano cose che sospettava da lungo tempo e che i ciechi hanno molte cose su cui riflettere.

Oltre il confine, Cormac McCarthy








The boy did not know if he understood or not. The old man went on to say that the hunter was a different thing than men supposed. He said that men believe the blood of the slain to be of no consequence but that the wolf knows better. He said that the wolf is a being of great order and that it knows what men do not: that there is no order in the world save that which death has put there. Finally he said that if men drink the blood of God yet they do not understand the seriousness of what they do. He said that men wish to be serious but they do not understand how to be so. Between their acts and their ceremonies lies the world and in this world the storms blow and the trees twist in the wind and all the animals that God has made go to and fro yet this world men do not see. They see the acts of their own hands or they see that which they name and call out to one another but the world between is invisible to them.

The Crossing, Cormac McCarthy
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Il ragazzo non sapeva se capiva o meno. Il vecchio continuò dicendo che il cacciatore era diverso da quello che si credeva. Disse che gli uomini credono che il sangue degli animali uccisi non abbia conseguenze, ma i lupi ne sanno di più. Disse che il lupo è un essere di ordine superiore, che sa cose che gli uomini non sanno: che non c’è ordine nel mondo salvo quello imposto dalla morte. Alla fine disse che gli uomini bevono il sangue di Dio senza capire l’importanza di quello che fanno. Disse che gli uomini vorrebbero agire seriamente ma non sanno come fare. Tra i loro atti e le loro cerimonie c’è il mondo e in questo mondo scoppiano temporali e gli alberi si torcono al vento e tutti gli animali creati da Dio vanno e vengono, eppure gli uomini questo mondo non lo vedono. Vedono le azioni delle proprie mani, oppure vedono ciò che nominano e si chiamano per nome l’un l’altro, ma il mondo lì in mezzo per loro è invisibile.

Oltre il confine, Cormac McCarthy



They were running on the plain harrying the antelope and the antelope moved like phantoms in the snow and circled and wheeled and the dry powder blew about them in the cold moonlight and their breath smoked palely in the cold as if they burned with some inner fire and the wolves twisted and turned and leapt in a silence such that they seemed of another world entire. They moved down the valley and turned and moved far out on the plain until they were the smallest of figures in that dim whiteness and then they disappeared...

The Crossing, Cormac McCarthy
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Correvano nella pianura tormentando le antilopi che si muovevano come fantasmi sulla neve disegnando cerchi; tutt'intorno si alzava una polvere bianca al chiaro di luna e il fiato degli animali saliva pallido come fumo nell'aria fredda, come se dentro di loro ardesse un fuoco; nel silenzio i lupi volteggiavano, si contorcevano e spiccavano balzi e parevano appartenere a un altro mondo. Scesero nella valle, seguendone la curva e poi si allontanarono nella pianura finchè non furono che minuscole figure in quel biancore vago; poi scomparvero...

Oltre il confine, Cormac McCarthy

2 commenti:

  1. "I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi..
    Si dice che c'è un posto nel deserto in cui lo spirito delle donne e lo spirito dei lupi si incontrano attraverso il tempo....quel posto nel tempo in cui lo spirito della donna e lo spirito della lupa si incontrano...è il posto in cui la sua mente ed i suoi istinti si mescolano... è il luogo in cui le donne corrono con i lupi".

    (Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono con i lupi)

    L'inquietudine è sintomo di sensibilità e Amore, il lupo e la donna, la donna e la lupa, il lupo e l'uomo: continua a correre al mio fianco.
    Dos palabras

    Inside

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  2. "She stood spraddlelegged with her sides heaving and her black mouth pleated back from the white and perfect teeth. He crouched and spoke to her. He had no way to know if she would bite him or not. A handful of men had climbed over the estacada and were advancing toward him but when they reached the perimeter of the torn ground they stopped as if they'd come to a wall. No one spoke to him. All seemed to be watching to
    see what he would do. He rose and stepped to the iron stake piked in the ground and wrapped a turn of chain about his forearm and squatted and seized the chain at the ring and tried to rise with it. No one moved, no one spoke. He doubled his grip and tried again. The beaded sweat on his forehead shone in the light. He tried yet a third time but he could not pull the stake and he rose and turned and took hold of the actual wolf by the collar and unsnapped the swivelhook and drew the bloody and slobbering head to his side and stood.
    That the wolf was loose save for his grip on her collar did not escape the notice of the men who had entered the ring. They looked at one another. Some began to back away. The wolf stood against the guero's thigh with her teeth bared and her flanks sucking in and out and she made no move.
    ES MIA, the boy said."

    Dos palabras....

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