LA HIGUERA, 8 ottobre 1967.
Con una frase in codice che suona: “papà cansado” (papà è stanco), è trasmessa via radio a La Paz, la notizia che Guevara è stato catturato. Per il “Che” comincia il conto alla rovescia ed il suo dramma si compie in diciotto ore.
Sono passati molti anni da quel giorno e diversi testimoni sono morti, scomparsi o dispersi. Romano Scovolini, regista di questo straordinario film, ha trovato personaggi fondamentali per ricostruire l’intera vicenda.
Il generale Federico Arana Serrudo, che al tempo della guerriglia era il capo dei servizi segreti boliviani, ed il generale Jaime Niño de Guzman, che parlò a lungo con il “Che” poco prima che venisse assassinato a sangue freddo, e ne trasportò il cadavere da La Higuera a Vallegrande.
Di grande interesse, infine, la ricostruzione che lo storico cubano Froilan Gonzalez fa, con grande lucidità, dell’intera esperienza di guerriglia del “Che” in Bolivia.
Ricorda Susana Osinaga, una delle infermiere che presero in consegna il corpo di Guevara: "Gli occhi del “Che”, bianchi e spalancati, sembrava che mi guardassero dritto nel cuore. Sembrava Gesù Cristo!".
La voce narrante è di Franco Nero. Il documentario è distribuito dall’Istituto Luce.
Con una frase in codice che suona: “papà cansado” (papà è stanco), è trasmessa via radio a La Paz, la notizia che Guevara è stato catturato. Per il “Che” comincia il conto alla rovescia ed il suo dramma si compie in diciotto ore.
Sono passati molti anni da quel giorno e diversi testimoni sono morti, scomparsi o dispersi. Romano Scovolini, regista di questo straordinario film, ha trovato personaggi fondamentali per ricostruire l’intera vicenda.
Il generale Federico Arana Serrudo, che al tempo della guerriglia era il capo dei servizi segreti boliviani, ed il generale Jaime Niño de Guzman, che parlò a lungo con il “Che” poco prima che venisse assassinato a sangue freddo, e ne trasportò il cadavere da La Higuera a Vallegrande.
Di grande interesse, infine, la ricostruzione che lo storico cubano Froilan Gonzalez fa, con grande lucidità, dell’intera esperienza di guerriglia del “Che” in Bolivia.
Ricorda Susana Osinaga, una delle infermiere che presero in consegna il corpo di Guevara: "Gli occhi del “Che”, bianchi e spalancati, sembrava che mi guardassero dritto nel cuore. Sembrava Gesù Cristo!".
La voce narrante è di Franco Nero. Il documentario è distribuito dall’Istituto Luce.
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