Money!

Mentre ci sono cortei di protesta a Londra e manifestazioni a Berlino, Vienna e Parigi in vista del G20; mentre il Germania il governo è stato costretto a rilevare quasi il 9 percento della Hypo Real Estate, primo passo verso l'assunzione del controllo dell'importante istituto di credito; mentre negli USA si discute del salvataggio pubblico per Chrysler e Gm; mentre Paulson e Geithner mettono a punto costosissimi piani di intervento pubblico a spese dei contribuenti... c'è chi gode. E passa alla cassa!
Godono gli speculatori, che dopo averci condotto nel baratro, speculano ora nei “mini” rally delle borse mondiali. E godono i manager che ora portano all'incasso i loro contratti milionari.
Fred Goodwin, amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, banca salvata dalla bancarotta solo grazie all'intervento del governo britannico, è stato “allontanato” dopo aver causato con la sua disastrosa gestione un buco da 30 miliardi di sterline! Ma lui ha portato lo stesso all'incasso il suo contratto: 703mila sterline l'anno di pensione. E visto che ha solo 50 anni è forse ora il più giovane e ricco pensionato della terra.
John Thain ex chairman e chief executive officer della Merrill Lynch e poi membro del consiglio di amministrazione di Bank of America (praticamente un genio!), mentre il suo istituto di credito accumulava perdite colossali (solo nel quarto trimestre 2008 più di 15 miliardi di dollari!), spendeva un milione e duecentomila dollari per arredarsi lo studio con mobili d'antiquariato (voglio sperare abbia scelto dei chippendale!) e distribuiva bellamente premi per 3,6 miliardi di dollari.
Il colosso assicurativo Aig, il cui salvataggio è costato ai contribuenti americani la bellezza di 175 miliardi di dollari, ne distribuiva intanto 165 (di miliardi) in premi agli alti dirigenti. L'amministratore delegato Edward Liddy, che in un primo tempo aveva dichiarato davanti al Congresso che i dirigenti avrebbero reso il danaro, ora ha fatto marcia indietro: il pagamento è dovuto, perché le clausole sono blindate e i contratti non possono essere violati, costerebbero di più le penali.
Bisogna riconoscerlo, magari non saranno stati granché come amministratori delegati, ma i contratti (i propri) se li sono fatti fare bene.
Richard Fuld, l'amministratore delegato che ha portato la Lehman Brothers al fallimento ha incassato in cinque anni ben 270 milioni di dollari di cui solo (si fa per dire) 3 milioni e 750 mila come “stipendio base”, il resto sono bonus, premi e gratifiche.
Sono compensi che è difficile immaginare, considerato che nel mondo ci sono 862 milioni di persone che muoiono di fame (vedi video).
Ma questo è il “neoliberismo”, baby! (D*)




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