"La poesia è un bel cavallo, che ciascuno cavalca a modo suo. Quanto a me, non cerco di domare il mio cavallo, e non mi dispiace correre sul terreno aspro, nel fango e nelle tenebre..."
Nizār Tawfīq Qabbānī
Nizār Tawfīq Qabbānī
نار
La luce è più importante della lampada,
la poesia è più importante del quaderno,
il bacio è più importante delle labbra.
Le mie lettere a te
sono più potenti e importanti di noi due.
Sono i soli documenti
nei quali le genti scopriranno
la tua bellezza
e la mia follia...
Più bruciante del fuoco,
più violento dell'urlo di un uragano,
più aspro dell'inverno è l'amor mio per lei.
Qual effusione di lacrime!
Se il mio pensiero le sfiorasse il seno,
la brucerei con i miei desideri,
o se inavvertitamente il suo seno si scoprisse,
con torbido occhio la fisserei.
Incommensurabile è il mio amore per lei,
come ella mi scorresse nelle vene.
La voglio io solo. Altri
non pretenda la sua passione! Quelle son colline mie.
Su di esse voglio far scorrere la mia mano,
per la mia diffidenza, per l'eccesso del mio amore.
L'amo io solo. Nè mi nuoce
che le stelle raccontino la mia storia.
L'alba attinge alla sua luce,
il tramonto alla mia.
Finchè tu resti mia, mio è il segreto della sera,
mie sono queste lune.
Gli astri della notte sono per me un manto,
sulla palpebra dell'Oriente è il mio fazzoletto.
نزار توفيق قباني
Nizār Tawfīq Qabbānī
la poesia è più importante del quaderno,
il bacio è più importante delle labbra.
Le mie lettere a te
sono più potenti e importanti di noi due.
Sono i soli documenti
nei quali le genti scopriranno
la tua bellezza
e la mia follia...
Più bruciante del fuoco,
più violento dell'urlo di un uragano,
più aspro dell'inverno è l'amor mio per lei.
Qual effusione di lacrime!
Se il mio pensiero le sfiorasse il seno,
la brucerei con i miei desideri,
o se inavvertitamente il suo seno si scoprisse,
con torbido occhio la fisserei.
Incommensurabile è il mio amore per lei,
come ella mi scorresse nelle vene.
La voglio io solo. Altri
non pretenda la sua passione! Quelle son colline mie.
Su di esse voglio far scorrere la mia mano,
per la mia diffidenza, per l'eccesso del mio amore.
L'amo io solo. Nè mi nuoce
che le stelle raccontino la mia storia.
L'alba attinge alla sua luce,
il tramonto alla mia.
Finchè tu resti mia, mio è il segreto della sera,
mie sono queste lune.
Gli astri della notte sono per me un manto,
sulla palpebra dell'Oriente è il mio fazzoletto.
نزار توفيق قباني
Nizār Tawfīq Qabbānī
si potrebbe paragonare ad un canto d'amore...quasi disperato. Appassionato....
RispondiEliminaPoeti (arabi) e gatti, chi li capisce...
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