UNICUIQUE SUUM
11 settembre 1973
11 settembre 2001
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ALLEGRIA, UNO DI MENO!
"La triste notizia dell'improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno mi ha vivamente colpito e ha suscitato in me profondo rammarico. Resta uno straordinario esempio di laboriosità [...] Nel ricordare il suo coraggioso contributo alla Resistenza [...] a lei, gentile signora, ai suoi figli e a tutti i famigliari l'espressione del mio sincero cordoglio."
Giorgio Napolitano
Mike Bongiorno, è morto di sfinimento nella sua modesta casetta in una zona peep (edilizia economica e popolare) alla periferia di una piccola cittadina di provincia del profondo sud, Montecarlo. Era appena rientrato da una dura giornata di lavoro nei campi. Dopo una vita di inenarrabili sacrifici lascia una moglie e tre pargoletti nell'indigenza più assoluta.
A questo eroe del lavoro va il riconoscimento del Presidente(?). Allegria!!
Karl Marx scriveva che nemmeno davanti alla morte siamo tutti uguali, perchè mentre il minatore muore sottoterra o consumato dalla silicosi e sputando sangue, il ricco si spegne seraficamente nel suo comodo letto, tra guanciali di piuma d'oca e col solo problema della gotta.
Ps Quanto alla Resistenza, il signor Napolitano è meglio che stia zitto! Mentre mio nonno antifascista combatteva, veniva decorato (ben due croci di guerra!) e internato dai tedeschi, lui faceva il fascistello in patria (con tanto di tessera!), per poi scoprirsi comunista (ma solo quando il fascismo era già in rotta!) quindi pseudodemocristiano (quando ormai il muro di Berlino era crollato!) e infine trovare una commenda extralusso, come presidente di se stesso e della signora Clio.
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LES LIAISONS DANGEREUSES
"Non conosco Gianpaolo Tarantini, non ho mai avuto rapporti con lui. Alla sua cena elettorale arrivai tardi. Non avevo alcuna idea di chi l'avesse organizzata, promossa e pagata."
Massimo D'Alema
Ma che bello trovare ancora chi, dopo aver passato -letteralmente- una vita in politica e al potere, ha ancora tanta ingenuità, innocenza, inesperienza, candore...
Come Berlusconi va alle feste da un capo all'altro d'Italia con l'elicottero, all'ultimo minuto, per puro caso e con qualche gioiellino in tasca, D'Alema va alle feste non sapendo chi le organizza, chi le promuove, chi le paga e nemmeno se delle feste ci sono mai state, dove, come, quando, con chi e perchè...
Tra metafore (d'eventi) e metamorfosi (di fatti), le parole di D'Alema mi fanno venire in mente qualcosa.
Questo:
a) "Signor giudice, è vero che il signore mi ha trovato nudo a letto con sua moglie, ma non è come può sembrare, posso spiegare tutto. Pioveva a dirotto e avevo forato la gomma dell'auto. Nel sostituirla mi ero tutto sporcato. Ho cercato di pulirmi alla ben e meglio col fazzoletto, ma tutto preso non mi sono accorto del marciapiede e sono scivolato malamente in una pozzanghera. A quel punto, tutto infangato e coi vestiti sporchi e bagnati, ho chiesto aiuto alla casa di fronte. Mi ha aperto casualmente la signora, che -lo giuro- non conosco e che non avevo mai visto prima, la quale con garbo mi ha accolto in casa e permesso di usare il bagno in camera da letto per farmi una doccia. Uscendo coi piedi bagnati dalla doccia, però, sono nuovamente scivolato sulla saponetta e sono finito dritto nel letto, in quel momento sfortunatamente occupato dalla signora, cascandole dentro..."
b) "Signor giudice, non è vero che io e il mio amico abbiamo approfittato dello sciopero dei casellanti dell'autostrada per prendere il loro posto e truffare il pedaggio agli automobilisti in transito. Le cose stanno diversamente, posso spiegare tutto... Pioveva a dirotto e io e il mio amico, per ripararci dalla pioggia, ci siamo rifugiati in un piccolo stanzino. Non sapevamo che fosse un casello autostradale. Ogni tanto il mio amico Gianpaolo mi chiedeva: "Massimo, che tempo fa fuori? Piove ancora?". Io a quel punto mettevo fuori la mano da una piccola finestrella per vedere se ancora piovesse e... strano a dirsi, me la ritrovavo piena di soldi! Ma signor giudice, mi creda, io non ne so niente di pedaggi e caselli..."
Ora non vorrei che D'Alema se ne venisse fuori pure lui col fatto che quel giorno pioveva...
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IL GUIDERDONE
Sono il miglior premier degli ultimi 150 anni! Direi che un paio di troione me le sono meritate... O no?
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FIGHT CLUB
"Contrariamente a quello che tutti pensano, non ero a conoscenza degli articoli del dottor Feltri [dottore? Ad honorem? Non mi risulta sia laureato. Ndt] su Boffo e Fini apparsi sul Giornale... Articoli di cui non posso condividere i contenuti..." Silvio Berlusconi (Adnkronos)
"La prima regola del Fight Club è non parlare mai del Fight Club." Tyler Durden
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SI FA QUEL CHE SI PUO'
La crisi tocca anche il Viagra. Gli stabilimenti Pfizer dichiarano lo stato di crisi e la messa in mobilità dei lavoratori. Da Palazzo Grazioli il premier rassicura: sto facendo tutto il possibile.
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IL CAPO TRIBU'
"Agli infami, vigliacchi, aggressori che hanno colpito ancora una volta nella maniera più subdola va sicuramente la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo..."
Ignazio (Benito Maria) La Russa
Nell'ore dei vigliacchi e dei pusillanimi alto rifulge l'encomiabile esempio del politico temprato come blocco fuso, platinato d'acciaio, che da lontano, romanamente, riesce ad infondere irriducibile coraggio e ferrea determinazione all'Italico destino.
Con voce roca di commozione e rinunciando a vezzosi orpelli, gonfiando il prodigioso petto vibrante sdegno, egli, benchè figlio di papà (senator Antonio. Il famoso "vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio... Italianiiii") e nonostante gli studi in prestigiosi collegi svizzeri, fregandosene bellamente delle mollezze e noncurante della vile marea di calunnie sulla sua vita mondana, ha saputo ribadire, nell'ora solenne, che al destino impervio dev'essere opposto l'acciaio vibrante e teso dell'arco d'Itaco.
Mentre la notte agghiaccia le brulle montagne afgane, sappiano i nostri connazionali che l'ora irrevocabile è scoccata. Tremi il vile e codardo aggressor, ché ardito e moschettiere il prode Ignazio (Benito Maria) s'è detto disposto ad arruolare sotto il patrio vessillo anche i diletti pargoli - sangue del suo sangue - Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Tutta la tribù La Russa!
Non s'abbia a dire ch'essi se ne restino a poltrire molli e insipidi nella broda borghese mentre la Patria paga il supremo tributo di sangue.
Quindi possiamo fieramente proclamare un coraggioso fatto storico, che per intiero s'annunzia e ratto s'apprende in questo semplice motto: i La Russa disseppelliscono l'ascia di guerra e s'arruolano tutti! Son pronti a morire per una buona causa o, in mancanza, anche a morire per una causa qualunque.
L'Italia tutta, sentitamente ringrazia.
Ps Non ho il padre senatore e non ho frequentato collegi svizzeri, conosco però bene il crepitio delle mitragliatrici, il rumore delle granate e delle bombe a mano, il fragore delle mine... E so quanto male possono fare. Rivoglio i miei fratelli a casa!
(D*)
11 settembre 1973
11 settembre 2001
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ALLEGRIA, UNO DI MENO!
"La triste notizia dell'improvvisa scomparsa di Mike Bongiorno mi ha vivamente colpito e ha suscitato in me profondo rammarico. Resta uno straordinario esempio di laboriosità [...] Nel ricordare il suo coraggioso contributo alla Resistenza [...] a lei, gentile signora, ai suoi figli e a tutti i famigliari l'espressione del mio sincero cordoglio."
Giorgio Napolitano
Mike Bongiorno, è morto di sfinimento nella sua modesta casetta in una zona peep (edilizia economica e popolare) alla periferia di una piccola cittadina di provincia del profondo sud, Montecarlo. Era appena rientrato da una dura giornata di lavoro nei campi. Dopo una vita di inenarrabili sacrifici lascia una moglie e tre pargoletti nell'indigenza più assoluta.
A questo eroe del lavoro va il riconoscimento del Presidente(?). Allegria!!
Karl Marx scriveva che nemmeno davanti alla morte siamo tutti uguali, perchè mentre il minatore muore sottoterra o consumato dalla silicosi e sputando sangue, il ricco si spegne seraficamente nel suo comodo letto, tra guanciali di piuma d'oca e col solo problema della gotta.
Ps Quanto alla Resistenza, il signor Napolitano è meglio che stia zitto! Mentre mio nonno antifascista combatteva, veniva decorato (ben due croci di guerra!) e internato dai tedeschi, lui faceva il fascistello in patria (con tanto di tessera!), per poi scoprirsi comunista (ma solo quando il fascismo era già in rotta!) quindi pseudodemocristiano (quando ormai il muro di Berlino era crollato!) e infine trovare una commenda extralusso, come presidente di se stesso e della signora Clio.
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LES LIAISONS DANGEREUSES
"Non conosco Gianpaolo Tarantini, non ho mai avuto rapporti con lui. Alla sua cena elettorale arrivai tardi. Non avevo alcuna idea di chi l'avesse organizzata, promossa e pagata."
Massimo D'Alema
Ma che bello trovare ancora chi, dopo aver passato -letteralmente- una vita in politica e al potere, ha ancora tanta ingenuità, innocenza, inesperienza, candore...
Come Berlusconi va alle feste da un capo all'altro d'Italia con l'elicottero, all'ultimo minuto, per puro caso e con qualche gioiellino in tasca, D'Alema va alle feste non sapendo chi le organizza, chi le promuove, chi le paga e nemmeno se delle feste ci sono mai state, dove, come, quando, con chi e perchè...
Tra metafore (d'eventi) e metamorfosi (di fatti), le parole di D'Alema mi fanno venire in mente qualcosa.
Questo:
a) "Signor giudice, è vero che il signore mi ha trovato nudo a letto con sua moglie, ma non è come può sembrare, posso spiegare tutto. Pioveva a dirotto e avevo forato la gomma dell'auto. Nel sostituirla mi ero tutto sporcato. Ho cercato di pulirmi alla ben e meglio col fazzoletto, ma tutto preso non mi sono accorto del marciapiede e sono scivolato malamente in una pozzanghera. A quel punto, tutto infangato e coi vestiti sporchi e bagnati, ho chiesto aiuto alla casa di fronte. Mi ha aperto casualmente la signora, che -lo giuro- non conosco e che non avevo mai visto prima, la quale con garbo mi ha accolto in casa e permesso di usare il bagno in camera da letto per farmi una doccia. Uscendo coi piedi bagnati dalla doccia, però, sono nuovamente scivolato sulla saponetta e sono finito dritto nel letto, in quel momento sfortunatamente occupato dalla signora, cascandole dentro..."
b) "Signor giudice, non è vero che io e il mio amico abbiamo approfittato dello sciopero dei casellanti dell'autostrada per prendere il loro posto e truffare il pedaggio agli automobilisti in transito. Le cose stanno diversamente, posso spiegare tutto... Pioveva a dirotto e io e il mio amico, per ripararci dalla pioggia, ci siamo rifugiati in un piccolo stanzino. Non sapevamo che fosse un casello autostradale. Ogni tanto il mio amico Gianpaolo mi chiedeva: "Massimo, che tempo fa fuori? Piove ancora?". Io a quel punto mettevo fuori la mano da una piccola finestrella per vedere se ancora piovesse e... strano a dirsi, me la ritrovavo piena di soldi! Ma signor giudice, mi creda, io non ne so niente di pedaggi e caselli..."
Ora non vorrei che D'Alema se ne venisse fuori pure lui col fatto che quel giorno pioveva...
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IL GUIDERDONE
Sono il miglior premier degli ultimi 150 anni! Direi che un paio di troione me le sono meritate... O no?
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FIGHT CLUB
"Contrariamente a quello che tutti pensano, non ero a conoscenza degli articoli del dottor Feltri [dottore? Ad honorem? Non mi risulta sia laureato. Ndt] su Boffo e Fini apparsi sul Giornale... Articoli di cui non posso condividere i contenuti..." Silvio Berlusconi (Adnkronos)
"La prima regola del Fight Club è non parlare mai del Fight Club." Tyler Durden
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SI FA QUEL CHE SI PUO'
La crisi tocca anche il Viagra. Gli stabilimenti Pfizer dichiarano lo stato di crisi e la messa in mobilità dei lavoratori. Da Palazzo Grazioli il premier rassicura: sto facendo tutto il possibile.
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IL CAPO TRIBU'
"Agli infami, vigliacchi, aggressori che hanno colpito ancora una volta nella maniera più subdola va sicuramente la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo..."
Ignazio (Benito Maria) La Russa
Nell'ore dei vigliacchi e dei pusillanimi alto rifulge l'encomiabile esempio del politico temprato come blocco fuso, platinato d'acciaio, che da lontano, romanamente, riesce ad infondere irriducibile coraggio e ferrea determinazione all'Italico destino.
Con voce roca di commozione e rinunciando a vezzosi orpelli, gonfiando il prodigioso petto vibrante sdegno, egli, benchè figlio di papà (senator Antonio. Il famoso "vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio... Italianiiii") e nonostante gli studi in prestigiosi collegi svizzeri, fregandosene bellamente delle mollezze e noncurante della vile marea di calunnie sulla sua vita mondana, ha saputo ribadire, nell'ora solenne, che al destino impervio dev'essere opposto l'acciaio vibrante e teso dell'arco d'Itaco.
Mentre la notte agghiaccia le brulle montagne afgane, sappiano i nostri connazionali che l'ora irrevocabile è scoccata. Tremi il vile e codardo aggressor, ché ardito e moschettiere il prode Ignazio (Benito Maria) s'è detto disposto ad arruolare sotto il patrio vessillo anche i diletti pargoli - sangue del suo sangue - Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Tutta la tribù La Russa!
Non s'abbia a dire ch'essi se ne restino a poltrire molli e insipidi nella broda borghese mentre la Patria paga il supremo tributo di sangue.
Quindi possiamo fieramente proclamare un coraggioso fatto storico, che per intiero s'annunzia e ratto s'apprende in questo semplice motto: i La Russa disseppelliscono l'ascia di guerra e s'arruolano tutti! Son pronti a morire per una buona causa o, in mancanza, anche a morire per una causa qualunque.
L'Italia tutta, sentitamente ringrazia.
Ps Non ho il padre senatore e non ho frequentato collegi svizzeri, conosco però bene il crepitio delle mitragliatrici, il rumore delle granate e delle bombe a mano, il fragore delle mine... E so quanto male possono fare. Rivoglio i miei fratelli a casa!
(D*)
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