La macchina che guidi guarda bene non è tua,
la paghi tutti i giorni al fabbricante di liquame
che va a cena con i santi,
che t'infilano le bombe nelle tasche.
E fanno guerre che bruciano ragazzi come te,
che cadono col sogno di proteggere un sogno
e in chiesa la gente che piange fa largo e si stringe,
nel posto in prima fila c'è sempre un governante
che tratta col mercante, che cena con i santi
che tirano le bombe e tirano le somme
e il ciclo non si rompe, la guerra non è santa,
ma noi stiamo arrivando...
Col libro in una mano, la bomba nell'altra...
Nel pane c'è il corpo, nel vino c'è il sangue;
nell'oro il demonio, nell'umiltà il santo...
Nel pane c'è il corpo, nel vino c'è il sangue;
nell'oro il demonio, nell'umiltà il santo...
Scintilla un anello di giallo metallo,
la mano pietosa saluta il Consiglio...
Al polso gemelli di rosso rubino,
su un abito bianco di seta e di lino...
La porpora è un manto di gloria e di vanto,
sul petto una croce con sopra il suo Santo...
"Non m'immortalate!", diceva il suo canto,
"Non mi sbandierate!", gridava il suo pianto.
Nel pane c'è il corpo, nel vino c'è il sangue;
che Dio ci perdoni, se stiamo pregando...
Col libro in una mano, la bomba nell'altra...
Abbiamo il fuoco, abbiamo ragione.
Saremo più grandi, saremo più uniti,
saremo più forti di chi ci ha colpiti...
Col libro in una mano, la bomba nell'altra...
مع الكتاب في واحدة يد, القنبلة في الأخرى…
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