Fueron el fuego y la guerra...



Venivano da lontano, avevano occhi e cani,
avevano stellette, guanti e paura.
Erano tre, erano quattro, erano più di ventiquattro,
erano il sale della terra.
Erano il fuoco e la guerra, erano il segno della croce,
erano cani senza voce, erano denti.
Erano denti senza bocca, erano fuoco che scotta,
erano al vita che rintocca.
Erano tre, erano quattro, avevano sassi, avevano cuori.
Avevano parrucche e occhiali, e pistole a tamburi e silenziatori.
Avevano linguaggio e chitarre
e da dietro le sbarre ridevano e pure parlavano.
Avevano alcuni moglie
e figli che da dietro un vetro li salutavano.
Avevano certo dei mandanti ed erano tanti,
senza nè viso nè nome e senza prove.
Alcuni sapevano tutto e tutto ricordavano,
e andavano, ma non dicevano dove.
Altri giuravano e spergiuravano
e tutto confessavano, nome e cognome.
Tutti sapevano tutto di tutti, perfino il numero,
ma non dicevano come.
Venivano da lontano, avevano occhi e cani,
avevano stellette e guanti, e paura.
Erano tre, erano quattro, erano più di ventiquattro,
erano dieci, o diecimila.
Erano bocca e occhi, scacchi e tarocchi,
erano occhi e brace.
Erano giovani e forti, erano giovani
vite, dentro una fornace.



Vinieron de lejos, tuvieron ojos y perros,
tuvieron estrellitas y guantes y miedo.
Fueron tres, fueron cuatro, fueron más que veinticuatro,
fueron la sal de la tierra.
Fueron el fuego y la guerra, fueron la señal de la cruz,
fueron perros sin voz, fueron dientes.
Fueron dientes sin boca, fueron fuego que recocida,
fueron a la vida que tañe.
Fueron tres, fueron cuatro, tuvieron piedras, tuvieron corazones.
Tuvieron pelucas y gafas y pistolas a tambores y a silenciadores.
Tuvieron lenguaje y guitarras
y de tras las barras rieron e incluso hablaron.
Tuvieron a alguna mujer
e hijos que de tras un vidrio los saludaron.
Tuvieron cierto de los mandantes y fueron muchos,
sin ni cara ni nombre y sin pruebas.
Algunos supieron todo y todo recordaron,
y fueron, pero no dijeron dónde.
Otros juraron y perjuraron
y todo confesaron, nombre y apellido.
Todos supieron todo a todo, hasta el número,
pero no dijeron como.
Vinieron de lejos, tuvieron ojos y perros,
tuvieron estrellitas y guantes y miedo.
Fueron tres, fueron cuatro, fueron más que veinticuatro,
fueron diez o diez mil.
Fueron boca y ojos, ajedreces y tarots,
fueron ojos y ascua.
Fueron jóvenes y fuerte, fueron jóvenes
vidas, dentro de un horno.

Ricordi... / Recuerdos...

2 commenti:

  1. Non so se la foto postata sia tua ma sicuramente sono soldati italiani. E non ho mai approvato l'intervento delle nostre forze armate in appoggio di un paese invasore, gli USA, in Afghanistan e in Iraq. Dopo tanti anni di guerra e migliaia di vittime civili e militari non si è giunti a niente. I Talebani stanno riacquistando potere e le donne sono ancora coperte da burqa.
    P.s.: ricorreva l'anniversario della sua morte, non ho il potere di leggere la mente.
    Ciao, M.

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  2. Cara Mary,
    sono d'accordo con te... Solo che a volte non si va, si viene mandati (“avevamo dei mandanti, ed erano tanti..”). E allora è meglio fare il possibile anche se ci si rende conto che il possibile, in certi casi, non è mai abbastanza.
    Com'era (com'è) l'ambientino? Diciamo che molto molto di destra è dire poco. Mi sono mosso da “infiltrato”, ho imparato (tanto) e sono andato via (in fretta). Ma ricordo anche tante brave persone, ottimi compagni e carissimi amici. Alcuni li sento ancora, altri non so dove siano finiti.
    Al fondo di tutto credo sia una questione di onestà, di lealtà... Una questione morale. Non però di onore, ché a quella fandonia non ho mai creduto (non ho nemmeno prestato giuramento, appunto per questo). Poi me ne sono tirato fuori... Basta.
    Ma i ricordi restano. E di una cosa mi hanno fatto certo: c'è più Umanità proprio dove (situazioni o persone) apparentemente ce n'è meno. Dove invece d'Umanità sembra essercene d'avanzo, tra sacrestie d'ogni tipo e sfoggio di buoni sentimenti, alla fine c'è n'è punto. Solo ipocrisia, falsità e menefreghismo pilatesco, ma molto politically correct (una buona parola, una lavatina di mani e via...).
    Io sono per l'etica della responsabilità. E la responsabilità comporta sempre una scelta e il suo peso: uomini e no.
    Come Marcos, “non mi piace e non appoggio il pacifismo che si solleva affinché sia un altro a porgere l'altra guancia, né la violenza che si scatena quando sono altri che ci mettono i morti. Sono come sono, con tutto il bene ed il male che mi porto dietro e che è mia responsabilità”.
    Ciao, D.
    Ps L'intuizione (non telepatia) era riferita al fatto che, in tutto il monologo di Gaber, c'era quel piccolo (grande) riferimento. Volevo evidenziarlo, per renderlo esplicito, ma mi rendevo conto che avrebbe forse finito per sacrificare un poco di significato e importanza il resto. Io, comunque, sapevo di quella piccola (importante) frase. Tu poi hai dimostrato che non ero il solo, tutto qui.

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