Io sono comunista, perché i comunisti sono come i marziani. Qualcuno dice che i marziani sono un'intelligenza superiore, come i comunisti. Qualcun altro dice che i marziani sono criminali assassini che distruggeranno il mondo, come i comunisti. Ma tutti sanno che i marziani non esistono. I marziani sono un'invenzione letteraria fantascienza, un meraviglioso racconto di fantascienza... Come il comunismo.
Yo soy comunista, porque los comunistas son como los marcianos. Alguien dice que los marcianos son una inteligencia superior como los comunistas. Alguien más dice que los marcianos son criminales asesinos que destruirán al mundo como los comunistas. Pero todos saben que los marcianos no existen. Los marcianos son una invención literaria, un maravilloso cuento de ciencia-ficción... Como el comunismo.
Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s'aggirò quel famoso spettro per l'Europa. Tutti evidentemente erano dei disgraziati, ma ciascuno lo era in maniera differente, poiché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.
Difatti c'era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c'era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos'è che si era perso, c'era quello che aveva perso la ragione e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. E infine c'era quello che aveva perso tempo e mò non c'aveva più tanto tempo da perdere.
E difatti fu lui che disse: "Attenzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
E nel mentre che s'aggiravano come s'aggirò il famoso spettro per l'Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!" E dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo e loro rimanevano indietro, magari d'un passo, magari d'un metro, perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere.
E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell'ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate.
Difatti erano scappati i generali, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c'erano più. Erano velocemente scomparsi i gagliardi soldati che ringhiavano e mostravano i denti. Per strada c'era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera. Ma si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione, e si dissero sottovoce:
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione
Il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sul negro che passa la frontiera, il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda. Perché disse saltata è la programmazione"
"Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore, lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di sè, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse il muro con la sua ombra.
Cosi quella folla che s'aggirava come s'aggirò il famoso spettro per l'Europa smise d'aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all'incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando e disse:
"meno
5
4
3
2
1"
-con un po' di emozione-
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
Ascanio Celestini
_______________
Visto y considerado que no pudieron de ello más que su malasorte empezaron a vagar como vagó aquel famoso espectro por Europa. Evidentemente todo fueron de los desgraciado, pero cada uno lo fue de manera diferente, ya que la desgracia golpea los pobres, pero con increíble fantasía en la suerte.
En efecto hubo lo que perdió la casa y lo que más sencillamente perdió las llaves de casa, hubo lo que perdió la memoria y ahora no se acordó tampoco más qué es que se perdió, hubo lo que perdió la razón y junto a la razón también perdió el error. Y por fin hubo lo que gastó tiempo y ahora ya no tuvo que mucho tiempo perder.
Y en efecto fue él que dijo: "¡Atención!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
¡Está en el mientras que vagaron como vagó el famoso espectro por Europa, se encontraron a pasar bajo las ventanas de aquéllos que una vez dijeron "Antes el Pueblo!" Y dijeron "Antes el Pueblo" porque siempre mandaron delante el pueblo y ellos quedaron atrás, a lo mejor de un paso, a lo mejor de un metro, porque ellos a ir delante le vino que reír.
Y fueron éste últimos que con los ojos rojos y la muerte en el corazón vieron el desbarajuste en las fuerzas del orden que ahora no fueron más de allí fuertes ordenáis de ello.
En efecto los generales escaparon, los tenientes, subtenientes, indigente, hasta los Bomberos de Viggiù de algún minuto no fueron más. Velozmente los gallardos soldados desaparecieron que gruñeron y enseñaron los dientes. Por la calle hubo solamente algún sargento en jubilación que agitó la dentadura postizo. Pero se sabe que también los soldados desdentados entienden cómo va la situación, y se dijeron en voz baja:
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
El jefe de los jefes de la policía y todos los ejércitos asociados estaba mirando en televisión un programa sobre los gamba en salada rosa cuando hubo una desagradable interrupción. El periodista autorizado por la redacción dijo que desaforadamente el programa del sábado por la tarde, junto al tirassegno sobre el negro que pasa la frontera, el telediario de Paperino, el Gran Hermano con su primo y las olimpiadas de maza honda no habrían sido transmitidos más. ¡Porque dijo saltada es la programación"
"Porque dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
Así el jefe de los jefes de la policía y todo cuanto los ejércitos asociados por la primera vez en su luminosa carrera se apeteció de ser la persona equivocada en el sitio peor, él que por toda la vida siempre fue tan mucho seguro de si, que las palabras le estuvieron dentro como en boca famosos cuadros a un museo, ahora en cambio se avergonzó que en una ciudad tan llena de sol ensuciara el muro con su sombra.
Así aquél muchedumbre que vagó como vagó el famoso espectro por Europa paró de vagar, se paró un instante empezó a echar como la cuenta al incontrario anochece esperando y dijo:
"menos
5
4
3
2
1"
-¡con un po de emoción -
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
Ascanio Celestini
Yo soy comunista, porque los comunistas son como los marcianos. Alguien dice que los marcianos son una inteligencia superior como los comunistas. Alguien más dice que los marcianos son criminales asesinos que destruirán al mundo como los comunistas. Pero todos saben que los marcianos no existen. Los marcianos son una invención literaria, un maravilloso cuento de ciencia-ficción... Como el comunismo.
Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s'aggirò quel famoso spettro per l'Europa. Tutti evidentemente erano dei disgraziati, ma ciascuno lo era in maniera differente, poiché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.
Difatti c'era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c'era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos'è che si era perso, c'era quello che aveva perso la ragione e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. E infine c'era quello che aveva perso tempo e mò non c'aveva più tanto tempo da perdere.
E difatti fu lui che disse: "Attenzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”
E nel mentre che s'aggiravano come s'aggirò il famoso spettro per l'Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!" E dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo e loro rimanevano indietro, magari d'un passo, magari d'un metro, perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere.
E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell'ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate.
Difatti erano scappati i generali, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c'erano più. Erano velocemente scomparsi i gagliardi soldati che ringhiavano e mostravano i denti. Per strada c'era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera. Ma si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione, e si dissero sottovoce:
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione"
Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione
Il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sul negro che passa la frontiera, il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda. Perché disse saltata è la programmazione"
"Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore, lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di sè, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse il muro con la sua ombra.
Cosi quella folla che s'aggirava come s'aggirò il famoso spettro per l'Europa smise d'aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all'incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando e disse:
"meno
5
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3
2
1"
-con un po' di emozione-
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
Ascanio Celestini
_______________
Visto y considerado que no pudieron de ello más que su malasorte empezaron a vagar como vagó aquel famoso espectro por Europa. Evidentemente todo fueron de los desgraciado, pero cada uno lo fue de manera diferente, ya que la desgracia golpea los pobres, pero con increíble fantasía en la suerte.
En efecto hubo lo que perdió la casa y lo que más sencillamente perdió las llaves de casa, hubo lo que perdió la memoria y ahora no se acordó tampoco más qué es que se perdió, hubo lo que perdió la razón y junto a la razón también perdió el error. Y por fin hubo lo que gastó tiempo y ahora ya no tuvo que mucho tiempo perder.
Y en efecto fue él que dijo: "¡Atención!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
¡Está en el mientras que vagaron como vagó el famoso espectro por Europa, se encontraron a pasar bajo las ventanas de aquéllos que una vez dijeron "Antes el Pueblo!" Y dijeron "Antes el Pueblo" porque siempre mandaron delante el pueblo y ellos quedaron atrás, a lo mejor de un paso, a lo mejor de un metro, porque ellos a ir delante le vino que reír.
Y fueron éste últimos que con los ojos rojos y la muerte en el corazón vieron el desbarajuste en las fuerzas del orden que ahora no fueron más de allí fuertes ordenáis de ello.
En efecto los generales escaparon, los tenientes, subtenientes, indigente, hasta los Bomberos de Viggiù de algún minuto no fueron más. Velozmente los gallardos soldados desaparecieron que gruñeron y enseñaron los dientes. Por la calle hubo solamente algún sargento en jubilación que agitó la dentadura postizo. Pero se sabe que también los soldados desdentados entienden cómo va la situación, y se dijeron en voz baja:
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
"¡Dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
El jefe de los jefes de la policía y todos los ejércitos asociados estaba mirando en televisión un programa sobre los gamba en salada rosa cuando hubo una desagradable interrupción. El periodista autorizado por la redacción dijo que desaforadamente el programa del sábado por la tarde, junto al tirassegno sobre el negro que pasa la frontera, el telediario de Paperino, el Gran Hermano con su primo y las olimpiadas de maza honda no habrían sido transmitidos más. ¡Porque dijo saltada es la programación"
"Porque dentro de cinco minutos empieza la revolución!"
Así el jefe de los jefes de la policía y todo cuanto los ejércitos asociados por la primera vez en su luminosa carrera se apeteció de ser la persona equivocada en el sitio peor, él que por toda la vida siempre fue tan mucho seguro de si, que las palabras le estuvieron dentro como en boca famosos cuadros a un museo, ahora en cambio se avergonzó que en una ciudad tan llena de sol ensuciara el muro con su sombra.
Así aquél muchedumbre que vagó como vagó el famoso espectro por Europa paró de vagar, se paró un instante empezó a echar como la cuenta al incontrario anochece esperando y dijo:
"menos
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-¡con un po de emoción -
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
"¡Gentiles señores empieza la revolución!"
Ascanio Celestini
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