La moral del Poder

Dice Durito que si aborrecemos y perseguimos a los otros es no sólo porque son diferentes.
También porque evidencian, de una u otra forma, esa diferencia. Homosexuales, lesbianas, transexuales, y los diferentes nombres con los que se viste la sexualidad, no obedecen el letrero de la “normalidad” que el Poder pinta en las sociedades “modernas” y “democráticas”.
Dice Durito que la moral de arriba (que no pocas veces invade a quienes luchan contra el Poder) ha juzgado y condenado la diferencia sexual porque su irrupción tiene mucho de rebeldía. “No es la ambigüedad, sexual en este caso, la que le aterra al Poder. En todo caso ésa es motivo de burla”, dice Durito, “Lo que teme es la definición abierta y libre del otro. Cuando el diferente dice ‘esto soy’, su acción se convierte en un desafío”.
Los diferentes sexuales también nos recuerdan y echan en cara que somos prescindibles. Por ejemplo, las lesbianas demuestran que el varón es prescindible, los homosexuales que la mujer es prescindible. Y con la inseminación artificial, el embarazo ‘in vitro’, y demás, las cosas se desacomodan escandalosamente”, dice Durito.
Dice Durito que no sólo, que la moral del Poder también impone direcciones y velocidades a las mujeres y a los jóvenes. El “un solo sentido” para las mujeres las dirige a la su-misión y la velocidad con la que recorran esa ruta será la medida de su “éxito”.
Dice Durito que para los jóvenes, el calendario del Poder les marca “prohibida la vuelta en U”. O sea que pueden ser rebeldes hasta determinada edad, luego tienen que “madurar”, es decir, someterse. Entonces está prohibido dar vuelta en “U”.
Dice Durito que los letreros de “one way” y “prohibida la vuelta en U” que pueblan la geografía de la moralina del Poder ocultan una podredumbre: la del que obtiene placer matando al otro.
Ahí está el caso de las mujeres asesinadas en Ciudad Juárez, Chihuahua, México”, dice Durito señalando el mapa de las injusticias, “esas muertes no se aclaran y se multiplican porque son poderosos del dinero quienes las perpetran. Aburridos del ‘zapping’ en la televisión y el internet, los ricos se divierten ahora asesinando mujeres jóvenes y pobres”.
Dice Durito que la misma lógica se repite en toda la geografía mundial, llámese Irak, Afganistán, Palestina, País Vasco, México… o el nuevo punto de destrucción que irrumpa en el redondo mapa de La Tierra.
Dice Durito que las leyes del tráfico moral de esos vehículos llamados seres humanos se quebrantan a cada momento y en todo lugar. Y dice Durito que esto es así porque cada vez más personas se dan cuenta de que la dirección marcada e impuesta sólo conduce a la muerte… o a la sumisión, que no es otra cosa que una muerte más triste.
Los indígenas han ido en sentido contrario desde hace siglos. Si nadie se había dado cuenta es porque de por sí los indígenas eran invisibles. Fue el fuego del amanecer del 94 el que les iluminó el rostro y los hizo visibles, y dio volumen a su palabra. Esto no hay que olvidarlo ni en los aniversarios”.
Dice Durito que la calle de un solo sentido no existe. Existe sí la prohibición de ir en sentido contrario o de dar vuelta en “U”.
Pero cada vez son más, no los que caminan en sentido contrario, sino los que lo evidencian como si llevaran no un pecado, sino una bandera”, dice Durito y se pone una playera en la que se lee “20 y 10: el fuego y la palabra”, y levanta un muñeco de peluche de “speedy gonzález” mientras brinca al ritmo del ska rebelde de jóvenes que infringen la ley de tránsito… y la de gravedad.

Desde las montañas del Sureste Mexicano
Subcomandante Insurgente Marcos


Dice Durito che se odiamo e perseguitiamo agli altri è non solo perché sono differenti.
Ma anche perché evidenziano, in un modo o nell'altro, quella differenza. Omosessuali, lesbiche, transessuali, ed i differenti nomi coi quali si vestì la sessualità, non obbediscono all'insegna della "normalità" che il Potere dipinge nelle società "moderne" e "democratiche".
Dice Durito che la morale di sopra (la quale non poche volte si intromette nei confronti di quanti lottano contro il Potere) ha spesso giudicato e condannato la differenza sessuale perché la sua irruzione ha una carica di disubbidienza. "Non è l'ambiguità, sessuale in questo caso, quella che colpisce il Potere. In ogni caso questa è motivo di scherno", dice Durito, "Quello che teme è la definizione aperta e libera dell'altro. Quando il differente dice 'questo sono', la sua azione si trasforma in una sfida."
"I differenti sessuali ci ricordano e ci rinfacciano che siamo prescindibili. Per esempio, le lesbiche dimostrano che l'uomo è prescindibile, gli omosessuali che la donna è prescindibile. E con l'inseminazione artificiale, la gravidanza 'in vitro' ed altro, le cose si fanno scandalosamente scomode", dice Durito.
Dice Durito non solo, ché la morale del Potere impone anche direzioni e velocità alle donne ed i giovani. Il "senso unico" per le donne impone anche la sottomissione e la velocità con le quali dovranno percorrere quella rotta che sarà la misura del loro "successo".
Dice Durito che per i giovani, il calendario del Potere reca scritto "proibita l'inversione a U". Cioè che possono essere ribelli fino a una determinata età, dopo devono "maturare", cioè, sottomettersi. Da allora sarà proibito fare inversioni a "U".
Dice Durito che i cartelli di "senso unico" e "divieto di inversione a U" che popolano la geografia del moralismo del Potere occultano un marciume: quello di chi ottiene piacere ammazzando l'altro. "E' questo il caso delle donne assassinate a Ciudad Juárez, Chihuahua, Messico", dice Durito indicando la mappa delle ingiustizie, "su quelle morti non si fa chiarimento e si moltiplicano perché sono i potenti del denaro che li perpetrano. Noiosi dello 'zapping' col televisione e l'internet, i ricchi si divertono ora assassinando donne giovani e povere".
Dice Durito che la stessa logica si ripete in tutta la geografia mondiale, che si chiami Iraq, Afghanistan, Palestina, Paesi Baschi, Messico... o il nuovo punto di distruzione che irrompa nel mappamondo della Terra.
Dice Durito che le leggi del traffico morale di quei veicoli chiamati esseri umani si incrinano continuamente e in ogni posto. E dice Durito che questo accade perché sempre più persone si rendono conto che la direzione indicata ed imposta conduce solo alla morte a o alla sottomissione che non è altro che una morte più triste.
"Gli indigeni sono andati in senso contrario da secoli. Se nessuno se ne era reso conto è perché di per sé gli indigeni erano invisibili. Fu il fuoco dell'alba del 94 quello che gli illuminò il viso e li fece apparire visibili, e diede volume alla loro parola. Questo non bisogna dimenticarlo nemmeno negli anniversari".
Dice Durito che la strada a senso unico non esiste. Esiste sì la proibizione di andare in senso contrario o di fare inversione a "U". "Ma ogni volta sono di più, non quelli che camminano in senso contrario, bensì quelli che l'evidenziano come se portassero non un peccato, bensì una bandiera", dice Durito e si mette una tee-shirt nella quale si legge "20 e 10: il fuoco e la parola", ed alza un fantoccio di peluche di "speedy gonzález" mentre salta al ritmo dello ska ribelle di giovani che infrangono la legge di confine... e quella di gravità.

Dalle montagne del Sudest messicano
Subcomandante Insurgente Marcos


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