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LA PROFESSIONISTA... DELLA COMUNICAZIONE
Canale 5 ha fatto pedinare il giudice Mesiano. Documentati tutti i suoi comportamenti - passeggiare per strada, fumare, andare dal barbiere, portare calzini turchese - definiti come "stravaganti".
Il magistrato chiamato in causa pare si sia subito difeso: "Sono riprese fuorvianti fatte dai soliti comunisti. Io ho una vita normale come tutti: faccio festini con droga nelle mie numerose ville, vado a puttane e organizzo orgie con le minorenni".
Presi da irrefrenabile curiosità, noi tutti vorremmo invece sapere un po' di più sulla signorina Annalisa Spinoso, nata a Palermo il 7 gennaio 1980, che ha realizzato il killeraggio a mezzo televisivo.
Sappiamo che faccia ha.
Sappiamo che ha una sorella e un fratello.
Sappiamo dove abita.
Sappiamo che fin dalle scuole medie ha "capito che le migliori amicizie sono quelle tra uomo e donna".
Sappiamo che dopo essersi diplomata al liceo artistico (cazzo! mica una scuola di niente... mica il liceo classico come tutti noi fessi) pensava di poter insegnare "Storia dell'arte" (magari in modo stravagante...) ma ops, piccolo dettaglio, ci voleva una laurea (le è venuta allora la fissa di diventare giornalista?).
Sappiamo che il suo sogno era quello di diventare un'inviata e realizzare "scoop esclusivi"...
Sappiamo che conosce (e male) solo un po' d'inglese (ma che in compenso pratica molte lingue).
Sappiamo che ha fatto la baby sitter, la hostess a fiere e convegni, la segretaria e la commessa...
Non sappiamo se si è mai laureata e dove, ma sappiamo che è fidanzata con un certo Moreno (mica sarà Morello, quello di Striscia?).
Ma a noi non basta. Noi vorremmo sapere di più.
Vorremmo sapere quali sono le sue "stravaganze".
Ha mai fatto, tra i tanti lavori (baby sitter, hostess, commessa, ecc...), la escort?
E poi, nell'intimità, le piace farlo sopra o stare sotto?
Le piace il sesso orale?
E farlo in tre?
L'ha mai data in Mediaset?
E a quanti?...
Come si vede la curiosità, specie quando si tratta di stravaganze, non ha limiti! Indagheremo, domanderemo, spieremo, pedineremo...
Se intanto qualcuno volesse scriverle per sapere come cazzo ha fatto a diventare giornalista (nel senso di sapere che tipo di prestazioni professionali svolge) questo è il suo indirizzo mail: annalisaspinoso@libero.it
Ps Allora, Annalisa, ti piacerebbe un servizio così? Vuoi farlo su di me? Io sono stravagante forte. Pensa che porto un casco in testa e a volte il passamontagna (perché sono bruttissimo, orribile), indosso sempre calzini corti bianchi e smollati (se non sono smollati non li metto, che vorrà dire?), parlo non so più quante lingue e... non faccio sesso.
Allora, lo vuoi fare un bello scoop?
Pps A proposito... Claudio Brachino (alias "Faccia da puttino"), pure lui, come cazzo ha fatto a diventare giornalista e poi direttore? Quando si è mai laureato? Che invidiabile formazione (culturale) può vantare? E sua moglie Barbara, sedicente scrittrice, oltre che imparare a ballare il tango, quando e dove s'è laureata? E poi, che "stravaganze" hanno i due? Dove abitano? Chi frequentano? Come copulano? Che calzini (lei) e collant (lui) portano? E, soprattutto, di che colore?..
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AUTOSOSPESO
Marrazzo 1: "...Sono nato a Roma il 29 luglio 1958. La famiglia è la mia vera grande passione. Ho tre figlie: Giulia che ha 14 anni, Diletta che ne ha 11 e la più piccolina, Chiara, che da poco ha compiuto tre anni. Con loro e con Roberta, la donna della mia vita, passo tutto il mio tempo libero. Mi piace giocare a pallone. Faccio parte della nazionale dei giornalisti, con la quale sosteniamo molti progetti di solidarietà. Sono cattolico, cresciuto, come molti ragazzi della mia generazione, frequentando l'oratorio e la parrocchia di Santa Chiara."
Marrazzo 2: "Mi autosospendo, questa vicenda è frutto di una mia debolezza..."
Autosospeso da cosa? Da politico falso con doppia e tripla morale? Da giornalista senza meriti paraculato in Rai? Da figlio di papà straviziato? Da marito infedele? Da padre sconsiderato? Da giocatore di calcetto? Da parrocchiano ipocrita dell'oratorio di Santa Chiara? Da cittadino di merda? Da... Autosospeso da cosa??
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IL GOVERNO DI LARGHE INTESE
Berlusconi a puttane (e avverte Marrazzo), Marrazzo a trans (e ringrazia Berlusconi)... Il prossimo governo sarà una gangbang!
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COME SOFFRE, DIO COME SOFFRE...
"Le mie condizioni di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione... Basta, voglio chiudere, non avere più nessun contatto con la politica..." Piero Marrazzo
Marrazzo aveva, fino a ieri, uno stipendio (da presidente della regione) che superava i 150.000 euro. Adesso tornerà a "guadagnarsi" il suo bello stipendio di giornalista (direttore) Rai. La moglie, Roberta Sandoz, già l'ha fatto... come niente fosse. Ebbeh, che si vuole?, c'è una famiglia (modestissima) da tirare avanti, cui assicurare lo stretto necessario, il minimo per sopravvivere mentre lui, il Marrazzo Piero, si ritira in convento a pregare... e soffrire.
Ho un amico di San Pietroburgo, Serghei, con cui mi piace ogni tanto fare due chiacchiere in russo. Vive in Italia con la famiglia, ma non ha ancora la cittadinanza (se la deve guadagnare, come tutto il resto). Lavora (lui ingegnere!) come elettricista (a 800 euro al mese!) nei cantieri edili. Questo, però, fino alle cinque del pomeriggio, perchè poi di lavoro ne comincia un altro, anzi cento: muratore, falegname, idraulico, imbianchino... Tutti i giorni fino alle 10 di notte! Poi i fine settimana lavora come stagionale nei campi. Ha moglie e figli da mantenere, mutuo da pagare, tasse da versare, vita da tirare... e non l'ho mai, MAI, sentito lamentarsi una volta.
Marrazzo va a puttane con la macchina della regione e le paga 5.000 euro a botta. Marrazzo soffre...
A meno che non si tratti della "cheritinizzazione" dell'ano non riesco a capire di che cazzo di sofferenza parli... Quanto ai "contatti" che lamenta, non li ha certo avuti con la "signora Politica".
Ps Nel paese che desidero io, il signor Marrazzo Piero sarebbe già stato privato della cittadinanza, gli sarebbero già stati confiscati tutti i beni e sarebbe stato accompagnato con passaporto "apolide" alla frontiera, come persona indesiderata. Libero, finalmente libero... di soffrire altrove!
Ha carpito la buonafede di migliaia di persone, me compresa che l'ho pure votato (mea culpa). Mi sembrava una persona seria, paladino dei diritti della gente in "Mi manda Rai 3", perciò la notizia mi ha profondamente disgustato. Quello che non capisco e non capirò mai e perché politici come Marrazzo o i Mastella finché hanno le mani in pasta vivono alla grande e stanno benissimo e nel momento in cui vengono smascherati diventano anime candide in profonda pena? Nel preciso istante in cui andava a trans, ingannando una famiglia e gli elettori, non sentiva la stessa sofferenza ? Si deve sentire ancora peggio. Ciao,M.
RispondiEliminaMery,
RispondiEliminami verrebbe da dire: ma non li guardate (lombrosianamente) bene in faccia le persone che votate? Marrazzo ha occhi piccoli e porcini, labbra sottili, naso adunco e viso largo: praticamente un degenerato nato. Io invece ho occhi grandi, neri e profondi, tratti regolari e un viso bellissimo e affascinante che s'indovina anche sotto un casco...
Alt, un momento... Ho scritto proprio io questa caz...ta? Allora non è vero che non ho il senso dell'ironia...
Scherzi a parte la faccenda mi faceva venire in mente quel passaggio dell'Amleto in cui il giovane principe rimprovera la madre Gertrude di aver sposato lo zio Claudio, "fratello di mio padre, ma simile a mio padre come io a Ercole". Ecco, mi sono detto: la faccia qualcosa dovrebbe pur dire e quella di Marrazzo parla da sola.
Ma in realtà votare è come amare, eleggere è un po' prediligere, e a volte (anzi spesso) ci si sbaglia. Tutta la faccenda mi suggerisce due ordini di riflessioni. Una sotto il profilo soggettivo e uno oggettivo.
Profilo soggettivo.
Qui si cerca di distorcere e falsare tutto il senso della vicenda per poi poterla più facilmente ricomporre e sanare. Una sorta di "troncare e sopire" mediatico. La questione non è che siano puttane, trans o gay... La questione vera è il tradimento.
Non è "disgustoso", per usare una tua parola, quello che Marrazzo - o chiunque altro - preferisce fare della sua sessualità, ma il fatto che si sia impostori, falsi, farisei e infine spergiuri, infedeli, sleali e... traditori. Traditori di una compagna di vita (o compagno) o degli elettori e dei cittadini. E Dante, non dimentichiamolo, chi sprofonda nel più fondo dell'inferno? I traditori e i fraudolenti. Traditori dei parenti, traditori della patria, traditori degli ospiti e dei benefattori.
Questa è la colpa di Marazzo, non l'andare a puttane o trans. Io accuso Marrazzo di essere un traditore, e da questa colpa non c'è (non dovrebbe esserci, come vedremo) redenzione (sociale).
Adesso invece si sta spostando il centro della questione sotto il profilo sessuale.
Da un lato si invoca riservatezza e rispetto per una sfera intima e privata e dall'altro si accusa di voyerismo e prouderie chi vuole che la vicenda abbia giusta rilevanza.
Ma io, ripeto, non discuto i gusti sessuali di Marrazzo, io obietto il fatto che lui abbia sostenuto altro di sè. A meno che quel "un altro modo" che campeggia come slogan nel suo sito (ora "in aggiornamento", sich!) non si riferisse proprio a quanto è successo.
Adesso si fa leva sull'aspetto della privacy (di Marrazzo) e del politically correct (il rispetto per la diversità sessuale) per coprire di un manto assolutorio tutta la vicenda.
E questo ci porta direttamente al secondo aspetto...
[Segue]
Il profilo oggettivo.
RispondiEliminaQuello che opera, in questa come in altre vicende, è - per usare un termine caro a Sciascia - il "contesto".
Il contesto serve a compiere un'operazione tipicamente italiana: lo "sdoganamento".
Il contesto serve a fare in modo che non s'abbia memoria (collettiva) e non ci siano conseguenze (individuali). Nessuna conseguenza, di nessun tipo.
Il "contesto" è qualcosa di tipicamente mafioso. Borsellino in uno dei suoi ultimi interventi prima di essere ammazzato disse proprio questo. In una società ci dev'essere sì un accertamento rigoroso e di carattere giudiziario, ma le condanne penali non possono risolvere tutto. Oltre, e soprattutto, vi devono essere (necessariamente) i giudizi politici e sociali, cioè morali ed etici.
Il codice penale non può contemplare tutto. Se una società (e in essa la politica) arriva a ritenere che tutto quanto non sia penalmente perseguito (o giudizialmente dimostrato) sia ipso facto lecito ed ammesso, quella è una società (e una politica) distorta, paramafiosa, dove manca il tassello più importante per il buon andamento della convivenza democratica: il controllo collettivo.
Siccome non c'è un giudice che può condannarmi (come pretende Berlusconi) o che m'abbia condannato, io sono onesto.
Siccome portare le puttane con l'aereo di stato a Palazzo Grazioli, Palazzo Chigi, o Villa Madama (nomen omen?) non è reato, io sono onesto.
Siccome andare a trans con l'auto blu e pagarle 5.000 euro (soldi dei cittadini e ricevuti come rappresentante delle istituzioni) non è reato, io sono onesto.
E NO! Non è così, evidentemente.
Ora questo meccanismo, da sempre all'opera, ha subito un'accelerazione spaventosa.
Se il "contesto" c'ha messo 40 anni a sdoganare Mussolini ("...ma in fondo ha anche operato bene, ha fondato l'IRI, l'Accademia d'Italia, faceva arrivare perfino i treni in orario") e 10 anni per sdoganare Craxi ("...ma in fondo era meglio di quelli di adesso e poi è stato anche lui vittima di un sistema), con Berlusconi e Marrazzo ci mette giusto il tempo di un Porta a Porta. Due chiacchiere e tutto è finito...
E NO! Non è così che devono andare le cose...
Marrazzo, o chi dopo di lui, dovrebbe sapere che la condanna e la riprovazione sociale sono tali che la meschinità, la povertà morale, l'inaffidabilità non verranno mai, MAI, perdonati. L'unica sarà cambiare nome, faccia e paese.
Purtroppo non è così.
Questo è il paese dove abbiamo la nipote del duce che siede in Parlamento e parla con orgoglio di suo nonno; i figli (presto anche i nipoti) di Craxi che rivendicano la memoria di Bettino; i figli di Berlusconi che encomiano il pater familias... ed avremo presto, c'è da giurare, anche le figlie di Marrazzo a condurre il telegiornale o fare le presidentesse della regione Lazio.
E questa, per concludere, è anche la ragione per cui (al contrario di te, Mary) non voto da vent'anni: perchè non c'è sanzione politica. Qui non è in dubbio e non si contesta il diritto di sbagliare, ma il fatto che non sia previsto che chi sbaglia paghi. E paghi con lui anche la famiglia. Perchè la famiglia è anch'essa una istituzione tipicamente italiana e se Marrazzo rivendica (in positivo) il nome e la notorietà del papà per trovare la via spianata nel giornalismo, non vedo (e non capisco) perchè le Marrazzo figlie non debbano avere (in negativo) la vita ostacolata dalla dissolutezza e dallo sputtanamento del padre: "cuius commoda, eius et incommoda."
Ciao, D
Ps Non voglio nemmeno parlare poi della tesi, pur da taluno sostenuta, secondo cui "il nostro" sarebbe andato a trans e coca per "sopportare" il peso e lo stress della politica. Insomma, come fosse una sorta di "malattia professionale"...
Se dovessimo votare tenendo conto del lato estetico dei candidati politici italiani, per me, dovremmo disertare tutti le urna perché non c'è ne uno che si può guardare. Votare è un dovere e negli ultimi anni nemmeno possiamo scegliere chi vogliamo. Dici bene nel ps, ricordi il politico dell'UDC impelagato lo scorso anno in una storia simile con la moglie al 9° mese di gravidanza? Scandalo per qualche settimana, fascio di rose rosse alla signora da parte di Casini e la vergognosa proposta di aumentare lo stipendio agli onorevoli per portarsi le famiglie a Roma così da non cadere in tentazione quando sono soli. Non mi sembra che ci siano state dimissioni e tutto è finito nel dimenticatoio. Non finirà quì e si permetterà loro di tornare perchè gli italiani hanno la memoria corta. Io li manderei a zappare la terra così la stanchezza, quella vera, gli impedirebbe di avere certe pruriti morbosi.
RispondiEliminaCiao, M.
alla faccia dello stress della politica... dovrebbero sentire lo stress da mignotte e trans... e la politica è il riposo assoluto....io li manderei tutti a lavorare nei campi. perchè se li mandassimo a prostituirsi... fallirebbe l'Italia interaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminao forse no? qualcuno se la riprenderebbe una rivincita... quella di metterlo a loro nel di dietro...
scusa ma ste cose mi fanno chifo ( così direbbero i bambini ) ciao R
Mery,
RispondiEliminacerto che ricordo Cosimo Mele, ho una memoria di ferro!
Strano che anche tu, come Roby, abbia pensato ai campi di rieducazone. Una cosa però è vera: non credo che il mio amico Serghei, che sgobba e sfacchina da mane a sera, andrebbe a trans. Credo cioè conti anche il fatto di avere una certa disponibilità di denaro facile, non sudato. E, ovviamente, non doversi privare del necessario, godendo già dell'agiatezza.
Insomma, i nostri potenti pensano di vivere ai tempi di Sardanapalo, e si danno alla deboscia. L'ambiente social-mediatico poi aiuta. Grande Fratello o Camera dei Deputati, alla fine sarà solo una questione di fasce orarie. Perfino i protagonisti (vedi Carfagna) rischiano di essere gli stessi. Rinascimento, Risorgimento... Sputtanamento.
Ciao, D.
Roby,
condivido la degna rabbia... e la sacrosanta indignazione, ma istituire dei campi di rieducazione fa pensare alla kampuchea khmer di Pol Pot.
La seconda proposta, poi, vorrebbe dire un'offesa al buon gusto di chi, poverino, si vedrebbe assegnato il ruolo "attivo".
Io mi accontenterei di una sana e tenace indignazione, costante e senza abbuoni.
Chi ha sbagliato paghi con la riprovazione generale, con la condanna sociale.
Insomma, la collettività tutta non dovrebbe più dedicar loro considerazione, ma, avendoli conosciuti e nel modo peggiore, semplicemente "posarli", abbandonarli, privarli di credito, reputazione, stima, pestigio...
La morte sociale sarebbe per costoro la peggiore delle condanne. Trovarsi isolati in un contesto sano, in un ambiente sociale retto da valori e principi onesti sarebbe per loro la condizione peggiore.
Purtroppo, forti del numero, la loro situazione si prospetta tutt'altro che scoraggiante. Il loro motto è: "mal comune mezzo gaudio". L'altra faccia di Marrazzo è quello che al bar, in telvisione o su internet dice: "ma dai, chi dopotutto non è mai andato a puttane? Chi non ha mai approfittato? Chi non ha mai tradito, evaso, rubato, ecc..."
Ecco, sono questi stronzi che ci condannano (noi!) a subire i Marrazzo.
Ciao, D.
Perchè trovi strano che abbia avuto lo stesso pensiero di Roby? "Andare a zappare la terra", da queste parti, è anche un modo di dire, un invito a lavorare seriamente per quelle persone che ad esempio lavorano negli uffici pubblici svogliatamente perché ci sono state raccomandate e che vanno da un ufficio all'altro, senza fare niente, mentre te sei lì che aspetti. Ad ogni modo significa duro lavoro perchè quello della campagna lo è. E quì chiudo. Ciao, M.
RispondiEliminaMary,
RispondiEliminahai ragione, forse non è tanto strana l'idea. Che intendesse proprio questo Marrazzo quando s'è rifugiato in convento? Ora et labora?...
Ciao, D.
Ps Conosco bene il lavoro dei campi e quanto sia duro. Lo conosco per averlo fatto e... per essermici fatto i calli.