I sit down and cry...

I sit down on the sofa. First come the images from the day. I let them pass. Then come memories from when I was a child, vacillating between slight depression and mild elation; I let them go, too. Then comes peace.
That's when I put on a record. Then I sit down and cry. I'm not crying about anything or anyone specific. The life I live I created for myself, and I wouldn't want it any different. I cry because in the universe there is something as beautiful as Kremer playing the Brahms violin concerto.

Smilla's Sense of Snow, Peter Høeg

Poi mi siedo sul divano. Prima arrivano le immagini della giornata passata. Lascio che se ne vadano. Poi arrivano i ricordi di quando eri piccola, ora leggermente deprimenti, ora leggermente gioiosi, e lascio che seguano gli altri. Poi viene la pace.
A quel punto metto su un disco, mi siedo e piango. Non piango per qualcuno o per qualcosa. In un certo senso la vita che ho l’ho creata io, e non la desidero diversa. Piango perché nell’universo c’è una cosa bella come Kremer che suona il concerto per violino di Brahms.

Il senso di Smilla per la neve, Peter Høeg

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